Qualche anno fa, vicino a casa mia, sono arrivati tanti ragazzi dell'Africa. Il comune ha trasformato un ex albergo in un centro d'accoglienza. 136 uomini, solo uomini. I pensieri che mi frullavano in testa erano tanti, mi sembra abbastanza normale. Poi mi ha invaso un enorme senso di colpa: pensavo a questi ragazzi che erano nati in un paese povero e in guerra, avevano sognato un futuro migliore e con tantissima fatica avevano messo insieme i soldi, i tanti soldi, che servivano per scappare. Avevano poi rischiato la vita per raggiungere l'Italia, il paese dei loro sogni. Sopravvissuti, felici, finalmente! Solo per poi essere trasportati in un luogo del nord dove nessuno in realtà li vuole. In un ex albergo...
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