…Il mare d’inverno
è un concetto che il pensiero non considera
E’ poco moderno,
è qualcosa che nessuno mai desidera
Alberghi chiusi
manifesti già sbiaditi di pubblicità
Macchine tracciano solchi su strade
dove la pioggia d’estate non cade
E io che non riesco nemmeno a parlare con me

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.
Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me
questo vento agita anche me…

[estratto di Il mare d’inverno, di Enrico Ruggeri per Loredana Bertè]

Il mare regala emozioni, diverse, in ogni stagione. Ieri mi sono quasi congelata pedalando a Genova. La “brezza” era più un vento gelido che penetrava i vestiti e le ossa, lasciandomi immobile, anche semplicemente parlare era difficile, forse dovuto alla combinazione freddo-raffreddore. Vero, non ci sono più le svedesi di una volta. Ma bello, si, quanto è bello il mare. Domani lo vedrò (magari, ma forse andrò direttamente in uno studio, senza passare dal mare) in un altro punto, più al sud. Ma in realtà, sogno il mare caldo, tropicale, dove potermi sdraiare sulla sabbia bianca e non pensare più a nulla, solo per un po’.

Che dici Babbo Natale caro, sono stata abbastanza brava quest’anno? No, eh…