Ultimamente sono come sapete, spesso in sella alla mia bici. Ho la fortuna di pedalare e vedere tante cose nuove e continuo a pensare che la bici sia il simbolo del cambiamento della mobilità delle nostre città. Proprio ieri ho fatto una puntata cittadina, scoprendo i tesori e la storia della Reggia di Monza, i suoi giardini e parco immenso: 700 ettari da esplorare!
Ma la bici potrebbe risolvere anche altri problemi: ho trovato la bike washing machine!!! Durante l’allenamento domestico sulla cyclette si potrebbe unire il dovere con eh…il dovere 😉 : sfruttando l’energia prodotta pedalando, attraverso un generatore nei pedali, si aziona una lavatrice, facendo così il bucato! Geniale, no? 😉
Morgan
Wow…questa non l’avevo ancora vista!!! Geniale e utile 2 in 1 senza nemmeno consumare energia elettrica….
Certo che quando metti il programma della centrifuga devi spingere al massimo e pedalare come se scendessi dal Mortirolo
ciao e W la bici
Giu
Urca! A questo non avevo ancora pensato…
Ma se mi stimoli, allora ecco che salta fuori dal cappello il byke-aspirapolvere (anche comodo perché si sta seduti) il byke-mocio, il byke-spolverino, il byke-lavastoviglie, il byke-forno (mmm, qui mi sa che bisogna pedalare assai) il byke-scaldabagno, il byke-ricarica-smartphone, la byke-televisione (ma questa mi sembra che già c’è)…
Ottimo! Chiederò alla colf se potrebbe piacerle utilizzare questo tipo di elettrodomestici 😉
Ciao! Giu
fili
ottimo! ma cosa è la bYke? (bike…) hehehehehehehehe…
fili-saputella
Giu
Ma insomma, maestrina dalla penna rossa, devo proprio spiegarti tutto?
BYKE = Build Your Kind Energy
😛
Filippa
Blabber Your Kookiest Excuse… 😉
Filippa
A proposito di problem solver… gli abitanti delle Isole Faroe sono frustrati perché google car non è mai venuta a creare la google street view delle isole. Eh, no problem, una ragazza ha reagito, creando la Sheep View, installando una telecamere a 360° sulla schiena di una… pecora!
https://www.youtube.com/watch?v=6KubWaYvRGE&list=PL3ZQ5CpNulQlCXGOIIpX7DpYTlu0tXaaX
http://visitfaroeislands.com
che posto, eh? in lista “posto da visitare” subito! xoxo
lapaz
le Faroe sono anche il mio sogno, credo andró l’anno prossimo! Se sei in giro in Europa dovresti andare a sentire Eivør Pálsdóttir, una cantante fantastica, ha una voce da elfo dei boschi, su youtube non rende, io l’ho sentita dal vivo a novembre in Germania, un sogno!
Letizia
Hahaha, fantastico! Quando si dice avere ingegno… 🙂
Proprio tre giorni fa, sfogliando i dépliants che ho in casa, ho iniziato a fantasticare su quale potrebbe essere la meta dell’anno prossimo, e guarda caso ci sono proprio le Faroe, insieme alle Svalbard e alle Lofoten. Chissà chi di loro la spunterà per prima?! 😉
DB
Camminare in bici o a piedi o con mezzi pubblici ? Sono totalmente d’accordo.
Ma chi la pensa come noi resta un eccentrico. Le cose continuano ad andare, grosso modo, come al solito: si usa la macchina e si fanno carte false -è il caso di dire- per poterlo fare sempre e comunque.
Tre giorni fa esco dalla funicolare di Mergellina e attraverso il parcheggio con le strisce blu.
Passo accanto a due addetti che stanno verificando se le automobili espongono lo scontrino, se l’orario non è scaduto oppure se l’orario è valido ma lo scontrino è della settimana prima.
Alle mie spalle sento una voce gridare: “ Tutt’a ‘ppost’, ‘ggiovane, tutt’a ‘ppost’ ?” (scusi, signore, è tutto in ordine ?).
Vedo una donna di piccola statura e molto sovrappeso correre verso gli addetti al parcheggio che hanno già le penne in mano e il quaderno delle multe aperto. Arriva trafelata. “Teng’ ‘o cartellin’ d’o disabbil’…” (la mia automobile espone il contrassegno che indica il trasporto dei disabili).
Uno degli addetti le chiede :”Signo’, ma ‘o tenite ‘o disabbil’ ?” (Signora, ma il disabile ce l’ha davvero ?). “ ‘A ‘stu mument’ nun m’o trov’….” ( allo stato ne sono sprovvista, ma è una mancanza momentanea).
Ho rallentato il passo e sto per fermarmi. Voglio sentire come si svolge la conversazione sul disabile che c’è e non c’è, che ci sarebbe ma non in quel preciso istante, che tuttavia può apparire quando meno te lo aspetti. Vorrei sentire, ma prevale il vecchio vizio della discrezione e quindi proseguo.
I ‘cartellini dei disabili’ sono color arancione col disegno di una sedia a rotelle. Circolano molte macchine col cartellino e spesso mi sono chiesto se vivono ancora i mutilati e gli invalidi delle due guerre mondiali, se Albert Sabin non ha più inventato l’antipolio oppure se epidemie e cataclismi si sono abbattuti di recente su Napoli senza che me ne accorgessi.
Ieri racconto l’episodio al mio barbiere e lui mi dà una spiegazione molto semplice : i ‘cartellini’ si vendono per poche decine di euro e imitano perfettamente quelli del Comune, coi timbri e tutto il necessario.
Ormai è così: c’è una realtà ufficiale, legale, con timbri e bolli e c’è una realtà parallela che la trascende, la supera, va oltre e stabilisce un nuovo limite esistenziale. Si dirà: è Napoli. Certo, ma qui -semplicemente- si gioca d’anticipo.
DB
Filippa
Avevo scritto una risposta, poi qualcosa è successo e non è stata pubblicata… poi tutto è successo…e avevo finito le parole.
Ma volevo dire che mi piacciono i tuoi racconti, grazie mille! 🙂
Anch’io sono automobilista, oltre ciclista, e ogni tanto mi capita di sforare il tempo sulle strisce blu, parcheggiare giusto un attimo sulle strisce gialle…magari metterla dove Veramente non disturba a nessuno per una serata (tranne in USA, multa entro 4 minuti, ma dove erano nascosti, dietro il cespugli?) ma MAI e poi MAI potrei pensare di usare un posto dedicato ai disabili! Mai potrei pensare di procurarmi un pass finto!!!
Baci!fili
veraB'
Tutto ciò che posso raggiungere e trasportare pedalando con la mia due ruote mi rende felice e mi fa sembrare tutto più leggero, anche quando i pesi nella cesta sono notevoli…
Pertanto che ben venga anche questa nuova idea e le idee aggiunte dal ns. Giu, attendo il brevetto 😉
p.s.: l’immagine della bicicletta in apertura è fantastica, la vorrei !!!
Baci