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parked

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“I’m sittin’ on the dock of the bay
Watchin’ the tide roll away, ooh
I’m just sittin’ on the dock of the bay
Wastin’ time”

ok, non proprio sul Dock of the bay… ma su una panchina al parco e il tempo sprecato forse, è il tempo investito meglio, in noi stessi. Ma ormai non c’è tempo da perdere, mica possiamo stare così, a guardare l’orizzonte, senza essere connessi? Guai a dimenticare il telefono a casa, ci sentiamo smarriti, non completi, non raggiungibili (per carità!)… invece potrebbe essere un momento per ricaricarci, per contemplare, per inventare nuove idee o per pensare ad assolutamente NULLA. Che bello!?

A proposito di Park bench, ricordate questo riservato ad Ellen ? Ma c’è anche un film che mi interessa sul tema: The Park Bench sembra carino, no?

Vedete, facendo nulla, vengono in mente un sacco di cose. Ah, sono connessa? Eh, già…nessuno è perfetto.

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outfit@EssentielAntwerp shoes@Carmens occhiali@Nau (plastica riciclata) bag@coccinelle

photo@annalisa flori

  • Letizia

    Pollice assolutamente SUUU per il tempo ‘sprecato’ come lo intendi tu! Vuoi mettere la differenza?! E’ così bello fermarsi ogni tanto e restare in balía del nulla, abbandonandoci a noi stessi, ai nostri non-pensieri e ad un po’ di sano dolce far niente… 🙂
    Foto meravigliose, inutile dirlo (quindi doppi complimenti a chi sta davanti e dietro l’obiettivo), per non parlare del tuo outfit delizioso! Quel completo a pois, poi… ❤️
    Baci!

    P.S. Posso dirlo?! INVIDIA MORTALE per il tuo mughetto… 😉 (adooorooo!)

    17 maggio 2016 at 14:37 Rispondi
      • Letizia

        Come sei tenera… 🙂

        17 maggio 2016 at 15:25 Rispondi
  • Morgan

    Che bello fermarsi ogni tanto a non far nulla…..su una panchina, sotto un alberto, su una spiaggia o anche solo nel giardino di casa. L’importante è fermarsi!!! liberare la mente dagli impegni dalle preoccupazioni…. e da internet. Io ci provo, ma mi risulta sempre più difficile purtroppo … e voi???
    Una saluto a tutti

    17 maggio 2016 at 16:03 Rispondi
  • naty

    Fermarsi al parco,per poco e chiamare il :”Sole ,illumina il mio cuore
    vento disperdi …(ciò che non vogliamo)
    Un saluto grande,naty

    17 maggio 2016 at 16:38 Rispondi
    • naty

      L’ispirazione di un viaggio dopo una sosta,e bene che
      scriva per intero il pensiero di “Canto di viaggio”
      Sole,illumina il mio cuore,
      vento disperdi ansie e dolori!
      Non conosco gioia più profonda
      del peregrinare in paesi lontani.
      Seguo il percorso della pianura,
      il sole mi accenda,il mare mi rinfreschi,
      perché vibri in me la vita della terra
      festosamente schiudo tutti i miei sensi.
      Che ogni nuovo giorno
      mi rechi fratelli,amici nuovi,
      finché,senza soffrire,lodare ogni energia,
      e d’ogni stella saprò essere ospite e amico.
      H.Hesse
      Troppo bella per essere stroncata…
      ed è pure dedicata alla vita ..il nostro viaggio quotidiano,
      tutto questo per quel viaggio che si chiama :Planetfil!
      Naty

      17 maggio 2016 at 18:54 Rispondi
  • Laura C

    Il tempo “sprecato” in quel modo… che ricordi! Sono passata dall’avere tempo che avanza al non avere un minuto da perdere… alla fine comunque del tempo per sé bisogna scovarlo da qualche parte… i pois perfetti, col ventaglio poi… 😉
    Un bacio grosso

    17 maggio 2016 at 17:59 Rispondi
      • Letizia

        A proposito, come sta il peloso? Ha ancora la bua al pancino? 🙁

        17 maggio 2016 at 18:33 Rispondi
      • Laura C

        A te segue il peloso, a me segue quella che mio marito chiama “il microbo viaggiatore”, cioè la mia piccola da due anni e mezzo 😀
        Grazie FIli un bacione

        18 maggio 2016 at 10:17 Rispondi
  • Giu

    Bello.
    Sedersi (ma ho tante cose da fare!) su una panchina in giardino (questa ha bisogno di una riverniciata!) guardare il prato (così alto? da rasare urgentemente!) i fiorellini (idem come prima) le piantine dell’orto (urca, è asciutto, annaffiare subito!) i panni stesi (da stirareeeee!) il sole alto (è già ora di preparare il pranzo!)…
    Vedi, la prima cosa da spegnere è il piccolo boss che abbiamo nella testa e che pretende sempre la nostra attenzione. Magari con un accordo, tipo: ti spengo per un po’ e poi dopo ti prometto la mia attenzione… funzionerà?
    PS: anche a me i mughetti ricordano giorni d’infanzia trascorsi con mia madre a cercarli nel bosco, tanto l’immagine quanto, più intensamente, il profumo.
    Baci! Giu

    18 maggio 2016 at 13:02 Rispondi
  • Barbara Snellenburg

    Eh sì, ormai dicano così…se non sei connesso e Nn hai condiviso sembra quasi che non conta…invece sono quelli probabilmente i momenti più importanti…cmq sono contenta che eri connessa, adoro questo outfitSe no me lo sarai persa…baci

    19 maggio 2016 at 18:34 Rispondi
  • veraB'

    Da quando ho ripreso il lavoro, passo spesso la pausa pranzo (un ora) su una panchina in centro storico in un parco che trovo molto suggestivo, in alternativa salgo verso il castello, ed anche lì ad attendermi trovo la mia panchina.
    Sono diventate come un abbraccio che m’accoglie per una coccola !
    …e, non importa quanto stò li seduta, anche nei momenti più rapidi mi fa fare viaggi meravigliosi 😉
    W le Panchine, regalano sogni !
    -nonèmaitempoperso-
    veraB’

    21 maggio 2016 at 22:36 Rispondi

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