Mancano (ieri) 51 giorni all’inizio di Expo Milano 2015 ed è iniziato ufficialmente il countdown con l’accensione dell’orologio Swatch, Official Watch & TimeKeeper di Expo Milano, in un clima festoso e allegro davanti all’ExpoGate! Insieme a Giuseppe Sala, commissario unico per Expo, Laura Burdese country manager Swatch Group Italia e Carlo Giordanetti, direttore creativo Swatch, abbiamo “pigiato” il bottone, avviando il countdown. Per l’occasione è stata presentata in anteprima anche la nuova collezione “Mediterranean Dolce Vita” Swatch, 4 orologi dedicati al Food ed io ho “rubato” subito quello con i pomodori- Tomatella- (sapete che parlo sempre della passione per il pomodoro perfetto!), troppo simpatico!
Con Carlo ho lanciato l’iniziativa Swatch in collaborazione con Treedom. I primi 5100 clienti dello Swatch Market all’interno dell’Expo riceveranno in omaggio…un albero! Un albero piantato in Africa, in Kenya, per sostenere i contadini locali. Grazie alla geo localizzazione, si può vedere in tempo reale, online, la crescita e le foto del proprio albero! Alla fine dell’Expo saranno piantati altri 51 alberi in Italia. Perché il numero 51? (51 giorni, 51 alberi, 5100 alberi in Africa?) Ah, è il numero magico di Swatch, che nell’83 lanciò il primo orologio del brand con solo 51 componenti… il resto… è storia! 🙂
tic-toc
Alla fine non ho resistito… (riesco a stare seria per un po’, poi crolla la facciata, ahha) e ho voluto salire sulla mucca. Ho fatto un bel salto e….aiutooo, la mucca era leggerissma e stava cadendo, facendomi fare una bella figuraccia davanti a tutti. Per fortuna un signore mi ha preso al volo e il disastro è stato scampato. Con un po’ di aiuto sono salita e la foto l’ho fatta. Era una scena perfetta per Paperissima ma i fotografi, meno male, non sono stati attenti… phew. 🙂
outfit: HenryCottons, giacca di pizzo@MarinaYachting, Bag@Coccinelle, Orologio@Swatch
veraB'
Expo non me lo voglio perdere assolutamente, esattamente ieri (che coincidenza) mia sorella mia ha prenotato i biglietti, sono molto curiosa di quest’evento in preparazione ormai da tantissimo tempo, anche Brescia sarà presente con diversi canali, mi piace molto il collegamento del 51 e del 5100, per il momento la curiosità sale con un anteprima come la tua, pertanto non mi resta che attendere e sperare d’essere tra qui “primi” che varcheranno la soglia EXPO 😉
Che bella Fili, complimenti “dallaTestaaiPiedipassandoperilPolso” ottima scelta, avrei fatto lo stesso anch’io 😉
BaciBaci
veraB’
DB
Io, invece, l’Expo me lo voglio assolutamente perdere….
Di recente, ho cercato di documentarmi e di capirci qualcosa anche attraverso gli amici milanesi, gente tranquilla, tranquillissima, ma molto bene informata.
Ho il timore che questa sia davvero la ‘final solution’, la madre di tutte le sòle, l’ultimo assalto alla diligenza (o meglio, uno degli ultimi in programma). Un’enorme bolla gonfiata col nulla e circondata da un conformismo tanto compatto quanto sospetto.
In certe occasioni, spero sempre che le mie sensazioni -a priori- siano sbagliate. Il guaio è che -a posteriori- la speranza risulta sempre vana.
Però, voi divertitevi: nell’ambaradan generale ci sarà sicuramente qualcosa di carino e interessante.
DB
Filippa
Lo sapeeeevo.
dimmi la verità… sei svedese?
“LA RINUNCIA DELLA SVEZIA
La Svezia ha già ufficializzato la propria rinuncia: il governo ha spiegato che nessun privato era interessato a coprire gli 11 milioni di euro previsti per lo stand milanese.”
…ed io, ora, dove vado?
xoxo
DB
Lo sapevi ? O sono prevedibile (e noioso) come gli anziani oppure tu sai troppo e capisci troppo. In entrambi i casi, non va bene.*
Non sono svedese, ma gli estremi -alle volte- si toccano. Sono del Sud che più Sud non si può: napoletano e salentino, ma con nonni e bisnonni greci, ebrei di Smirne e finanche persiani….Però, anch’io, come gli svedesi, non sono del tutto fesso (forse).
A proposito di cose svedesi, profitto per dirti che anche per me c’è stata la prima volta all’IKEA. E’ stata un’esperienza che mi ha affascinato. Dico seriamente.
Se devi andare all’Expo una tantum e per motivi professionali, va bene. Ma se non hai una ‘casa’, tanto vale che profitti e ti fai un giro al Sud. Stamm’a senti’ !
* Scherzo !
Alessandra
Expo: una grandissima sòla.
E io che cerco casa (in affitto) non riesco a trovare nulla di decente a prezzi umani.
50 mq = 800 euro + spese… what??!
veraB'
@DB, @Alessandra & tutti gli antiEXPO: solo dopo esserci andata ed aver capito bene, potrò smentire o confermare… 😉
baci
veraB’
DB
Gentile VeraB,
ho il forte sospetto che l’Expo sia una di quelle sòle molto ben confezionate. Voglio dire che, visitando e curiosando, lì per lì, l’enorme ‘mostro’ possa presentare molte gradevolezze e non pochi motivi di interesse per il pubblico. Anzi, do per scontato che sia così.
Le grandi sòle si rivelano tali ‘a consuntivo’ e ci si rende conto dei danni e delle ragioni solo con il famoso ‘senno di poi’. Detto in altri termini, solo quando passa il santo si capisce chi ha fatto festa.
In ogni caso, buona passeggiata e buon divertimento !
DB
Letizia
Mi associo a Vera: ho in programma di visitarla anch’io, e solo allora potrò fare le mie considerazioni… certo, non avendo vissuto il ‘making of’ (sofferto) da milanese, il mio sarà esclusivamente un giudizio da visitatrice e mi limiterò all’impressione superficiale…
Ci sarà tempo per iniziare a fare un bilancio, durante, e tirare le somme, dopo…
Che dispettosa, la ‘tua’ mucchina! Meno male che grazie al tuo salvatore ti sei salvata in corn-er! 😉
Laura C
@DB e tutti gli altri: io sono andata all’EXPO di Siviglia nel lontano 1992, avevo 14 anni. E vi dico che mi è strapiaciuta! Mio padre ci comprò dei passaporti finti fatti apposta lì per farceli timbrare ogni volta che visitavamo un padiglione. Forse il mio è ancora in giro in qualche cassetto perduto a casa di mia mamma.
Domenico, ti dirò che non so se questa Expo milanese sarà come quella di Siviglia, ma io spero di riuscire a vederla non appena vengo in Italia (che non so ancora quando vengo ), anche solo per il fatto che ho il pernottamento a pochi chilometri da Milano…
Poi scusami Domenico…. vuoi perdertela davvero? Meglio andarci e poi sputtanarci sopra che non poter nemmeno esprimere un’opinione oggettiva 😉 ;P
@Filippa: Ieri pensavo a come ti stanno bene queste tute fiorite e colorate, io non so se saprei portarle così bene, ne ho visto una simile da Zara, magari la provo 🙂
DB
Cara Laura,
all’Expo di Siviglia -facendo l’ennesimo viaggio in Spagna- ci andarono mia madre e mia sorella e tornarono entusiaste.
A parte questo ricordo indiretto, quella fu una manifestazione molto riuscita nel giudizio generale. Credo che sia stato un passo avanti del tuo meraviglioso Paese nella lunga transizione post-franchista. E credo che proprio in quegli anni la Spagna si sia ripreso il posto che le spettava tra i grandi paesi che hanno fatto la storia del mondo. Insomma, l’Expo di Siviglia fu un evento felice che si svolse in un contesto positivo e progressivo.
E’ difficile dire, invece, in quale contesto si stia svolgendo l’Expo di Milano e quali siano i suoi moventi reali.
A quanto ne posso sapere o solo intuire, non mi pare che l’Expo di Milano -per il modo in cui è stato ideato e finora gestito- possa avere una funzione effettivamente positiva e progressiva. Mi sembra, in altri termini, che le logiche di fondo siano altre. E’ inutile dire di più perché sappiamo tutti che l’Italia è un paese molto complicato….
Tuttavia, come dicevo prima, sono sicuro che molti visitatori si divertiranno. Queste kermesse -piene di tante cose- danno sempre qualcosa di piacevole e interessante ad ogni singolo visitatore che dunque può dirsi soddisfatto dell’esperienza.
Invece, quale sia il senso dell’evento e quale sia il ‘cui prodest’ non li si coglie facendo un giro in loco ma seguendo gli sviluppi sostanziali nel tempo, ammesso e non concesso che si riesca ad avere informazioni sufficienti.
Per dirla in modo diverso: le Olimpiadi di Atene del 2004 si svolsero in un clima di entusiasmo popolare, furono un successo organizzativo e poche furono le voci critiche. Però, cosa ci fosse al fondo e a cosa servissero realmente le olimpiadi greche lo si è capito tre o quattro anni dopo.
Come avrai intuito, da bambino avevo il difettaccio di smontare i giocattoli per vedere come erano fatti dentro. Con l’età questo difetto si aggravato.
Un saluto affettuoso,
DB