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real techniques

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Ormai lo sapete, sono una persona curiosa, mi piace scoprire nuovi mondi, capire come stanno cambiando le cose: la trasformazione dei media per esempio, con l’arrivo delle nuove star: i youtuber. Sono loro la nuova potenza, sono loro che hanno in mano i numeri, il pubblico, la possibilità di influenzare i ragazzi. Like it or not, ma i fatti parlano chiaro. Allora, chiamata a presentare il lancio della linea di pennelli per il trucco, Real Techniques– creata dalle sorelle Sam&Nic Chapman, protagoniste dei canali Pixiwoo, PixiwooMadness e Real techniques, che in pochi anni hanno raggiunto 2,5 milioni di iscritti con 280 milioni di visualizzazioni- sono partita curiosa come una scimmia per imparare tutto di questa loro realtà.

Ospite per il lancio e per l’intervista c’era anche la Web star italiana, Clio Zammatteo di Clio Makeup  e Clio makeupreview: 1 milione di iscritti, 170 milioni di visualizzazioni per i tutorial di trucco che la dolcissima ragazza ha creato da niente, decidendo un giorno di provare la fortuna, pubblicando il suo primo video su Youtube, nel 2008.

Sia le sorelle Chapman, che Clio hanno studiato da makeupartists, conoscono il mestiere e hanno anche avuto la fortuna di iniziare in tempo, prima che Youtube “esplodesse”, diventando il fenomeno incredibile che è oggi. Oggi è sicuramente più difficile emergere, avere dei numeri, ma il loro consiglio è quello di “essere se stessi”, “rimanere onesti e coerenti con il proprio pubblico” e lavorare duramente. Potrebbe sembrare facile, ma nel mio piccolo, piccolissimo, so che la costanza non è sempre facile, raggiungere dei numeri ovviamente, durissimo.

Quando hanno iniziato, nessuna delle ragazze potevano immaginare lontanamente la vita che ora stanno vivendo, è capitato tutto un po’ per caso, ma ora viaggiano il mondo con l’agenda piena di eventi e di collaborazioni e la realizzazione del loro brand Real techniques, è un sogno grande diventato realtà. Ho fatto più domande possibili in un’intervista in inglese e italiano sul palco e poi, con grande piacere ho conosciuto un fantastico gruppo di svedesi di Idun Minerals, un brand di make-up scandinavo. Una serata poliglotta! 🙂

Le parole chiave della serata: onestà, semplicità, coerenza, lealtà e trasparenza verso le persone che ti seguono… Eh, come darle torto? Good Going, Girls.

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Due microfoni sono meglio di uno. 😉

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abito@Byblos

  • Silvia t

    Conosco pochissimo il mondo di YouTube : saltuariamente mi guardo qualche video tutorial alla ricerca di informazioni e sempre trovo risposta . Lo trovo efficace ed immediato. Penso sia pero’ un uso limitativo dello strumento. Condivido il fatto che c’è’ sicuramente grande lavoro ed impegno dietro.

    27 ottobre 2015 at 18:19 Rispondi
  • Barbara Snellenburg

    Pazzesco..e il futuro…E tu sei sempre avanti..baci BB

    27 ottobre 2015 at 18:57 Rispondi
  • PuroNanoVergine

    Il consiglio di “essere se stessi” mi sembra abusato e buono per tutte le stagioni (2.0 o meno).
    (che poi uno dovrebbe anche capire dove sta il se stesso veramente se stesso :-))

    27 ottobre 2015 at 22:15 Rispondi
      • PuroNanoVergine

        Filippa, grazie per la precisazione (riferendoti all’essere originali ho capito il senso del commento).

        Buona serata
        Moreno

        28 ottobre 2015 at 21:39 Rispondi
  • DB

    “…Sono loro la nuova potenza, sono loro che hanno in mano i numeri, il pubblico, la possibilità di influenzare i ragazzi….”.
    Questa frase che Filippa butta lì, con il consueto candido entusiasmo, a me ha dato un leggero brivido e l’ho associata ad una immagine vista pochi giorni fa.
    In Iraq delle truppe scelte americane e curde hanno liberato da una prigione dell’ISIS una settantina di prigionieri che -così ci dicono le cronache- sarebbero stati giustiziati di lì a poco.
    Il filmato ci mostra una fila di uomini che -tra fiamme e spari- scappa via dalla prigione. Sono quasi tutti vestiti con una lunga camicia chiara, ma poi ne spunta fuori uno con la maglietta di Cristiano Ronaldo.
    In questa immagine mi è sembrato di vedere la rappresentazione del cortocircuito permanente tra i miti e i simboli della nostra sgangherata modernità e la realtà del mondo vero con i suoi conflitti e le sue lacerazioni.

    Tutto qua.

    Buona giornata !

    28 ottobre 2015 at 09:18 Rispondi
  • Alessandra

    Conosco il fenomeno perché cerco di restare informata e al passo con le evoluzioni dei ragazzi di oggi (insegno inglese in una scuola superiore): per capire sono andata a vedere un po’ di video di KissAndMakeup, Greta Menchi, Clio, Anima e via dicendo. Mi impressiona la costanza dei ragazzi che li seguono (o la solitudine?). Ma penso anche che cercare un mondo a parte, un’alternativa alla realtà di tutti i giorni, sia tipico dell’adolescenza. Non mi preoccupa tanto il messaggio che può essere trasmesso (molti “teorici” insistono sull’aspetto puramente consumistico), quanto la dimensione virtuale in sé, che può essere altamente nevrotizzante. Ma questo non riguarda solo YT, ma tutto il mondo “social” in cui siamo immersi. Le cose cambiano, e noi possiamo solo adattarci al cambiamento (oppure soccombere).

    28 ottobre 2015 at 13:17 Rispondi
  • Marilla

    Se mia figlia dodicenne guardasse tali nullità ,credo proprio le spaccherei la faccia ..del resto il detto “mazza e panelle fanno i figli belli ,altroche make up e borsette di Chanel !!!

    29 ottobre 2015 at 06:42 Rispondi
    • fili

      fili

      Ciao!
      Da sempre i genitori, o i più grandi, hanno rifiutato o disprezzato ciò che interessano i ragazzi, dalla musica, dicendo che la musica era molto meglio prima, al modo di vestire o comportarsi.
      Un ottimo modo per allontare i ragazzi e farli chiudere in se stessi. Conviene invece interessarsi a loro e ai loro mondi, capire e aprire un dialogo.
      Vietare, ridicolizzare o banalizzare, secondo il mio parere, non porta da nessuna parte. Ma, siamo tutti diversi. Io ascolto la mia dodicenne,
      Fili

      29 ottobre 2015 at 08:52 Rispondi
      • naty

        Fili ,esistono anche altri giovani ,domenica ho avuto il piacere di seguire un concerto musicale con giovanissimi ,strumentisti,improvvisati “direttori d’orchestra” ,dagli insegnanti di musica .Sono tornata a casa ed ho pensato alla loro bravura,e alla gioia che hanno saputo trasmettere ad un pubblico non più giovane , ascoltarli…,essere giovani con questo mondo che corre ,non è facile…
        Un saluto,naty

        29 ottobre 2015 at 13:49 Rispondi
      • DB

        Carissima,
        ho riportato quella notizia del Corriere.it come nota amara -amarissima anzi- ai commenti precedenti. Poi me ne sono un po’ pentito perché quella era una notizia di cui non fare alcun uso e da tenere per sé come segno tragico.

        Quando sono in compagnia di ragazzi di 12, 15 o 18 anni (ho un vasto campionario a disposizione composto da figli di amici e di parenti) mi chiedo sempre in che razza di mondo li abbiamo messi a vivere. Paragono il mondo dei miei quindici o diciotto anni a quello che appare oggi ad un adolescente e mi chiedo cosa aspettano i giovanissimi a prenderci a calci nel sedere. Non lo fanno, secondo me, solo perché non ne hanno la salute morale. Ormai sono quasi tutti docili, inoffensivi e piegati davanti ai feticci di cui noi -i padri, gli zii e i nonni- abbiamo riempito il loro paesaggio interiore.

        Beh….sarebbe un discorso lungo e pesante, ma non ti affliggo oltre. Ti auguro buona giornata e buon fine settimana.

        Tuo,
        DB

        30 ottobre 2015 at 07:31 Rispondi
  • veraB'

    …tante volte vorrei essere catapultata in queste realtà e/o in realtà che non conosco per sperimentare di più tutto, pertanto apprezzo anche l’esistenza di quest’evoluzione per crescere.

    L’essere se stessi è tanto ampio quanto molto più semplice di quanto ci immaginiamo, in realtà basterebbe iniziare ad esserlo con “noi” in ogni momento della giornata …

    Ha ragione la tua amica Barbara, tu sei avanti, sempre più avanti !!!
    Grande Fili
    bacio veraB’

    29 ottobre 2015 at 14:05 Rispondi

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