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insieme

bild copia 3

Ci stanno mettendo a dura prova. La crisi, la politica, lo sport, la chiesa e ora pure la natura. I punti di riferimento fissi si stanno sgretolando, sentiamo la disperazione, la follia nell’aria. Allora chiedo a voi, cari amici, abitanti del planet, di scovare, cercare e proporre qui un’immagine, una cosa, una parola, un’idea, un testo, una canzone… un momento che porta serenità anche solo per un attimo.  Un raggio di luce, non per dimenticare, ma per portare un pò di speranza.

filgood.

Ho trovato al volo questa foto, un momento di gioia, una risata senza motivo…ma non esisteva nient’altro.

 

  • Roberta

    Cara Fili hai ragione, è proprio un momento brutto e pieno di disperazione.
    Io comunque raccolgo il tuo invito e propongo una parola: FAMIGLIA. Per me è un concetto bellissimo ed un pensiero che, sempre e comunque, riesce a rasserenarmi.
    Buona giornata a te ed a tutto il Pianeta, Robi.

    30 maggio 2012 at 10:09 Rispondi
  • silvia.s

    Ciao SUNNYfIL,
    purtroppo non vivo un bel momento e quindi quella negatività che tu descrivi, in questi giorni fa parte di me!!!
    Questo post oggi arriva a proposito e mi fa riflettere su come uscire dal momento buoi.
    Quali sono le cose semplici della vita per le quali vale la pena lottare e tornare a sorridere??
    In generale credo che ognuno abbia una sua risposta e questo è già bellissimo di suo!!!
    Significa che ci sono tanti motivi per ritrovare il sorriso!!!

    Il mio motivo sono le mie bimbe: Bianca e Vittoria

    Comunque in questo momento mi torna in mente una frase :

    Un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso.
    Nelson Mandela

    e se non si è arreso lui!!!!

    kisses
    sy

    30 maggio 2012 at 11:05 Rispondi
      • naty

        Certamente tutti abbiamo un modo per affrontare i momenti di sconforto…ma per chi è madre,l’abbraccio ad un figlio è meraviglioso e ci da tanta gioia 8questo è ciò che penso)…l’ho esperimentato,è un’arma contro il disagio …naty

        30 maggio 2012 at 19:29 Rispondi
  • DB

    Cara Filippa,
    non mi dispero perché non sono il tipo e alla mia età posso dire di averne viste abbastanza (tra un po’, 60 anni…), ma capisco il sentimento che c’è dentro il tuo post.
    In genere, quando tutto nel pubblico va in malora ci si rifugia nel privato. Ma bisogna chiedersi: quale privato ? Se ci facciamo questa domanda, ci viene in soccorso Costantinos Kavafis* con i suoi celebri versi.

    “E se non puoi la vita che desideri
    cerca almeno questo
    per quanto sta in te: non sciuparla
    nel troppo commercio con la gente
    con troppe parole in un viavai frenetico.

    Non sciuparla portandola in giro
    in balìa del quotidiano
    gioco balordo degli incontri
    e degli inviti,
    fino a farne una stucchevole estranea….”

    Sono minime norme di igiene esistenziale che personalmente cerco di seguire. Ecco, io credo che un po’ di speranza può tornare se riusciamo a dare un senso pieno ai gesti che individualmente compiamo.

    DB

    * Kavafis mi viene in mente anche perché l’Italia rischia seriamente di fare la fine della Grecia. Il ‘combinato disposto’ tra crisi finanziaria ed economica e crisi politica potrebbe essere molto simile e allora sono dolori veri. Non vorrei fare il catastrofista, ma immagino che l’Italia nel 2013 avrà un problema di ingovernabilità come quella greca di oggi.

    30 maggio 2012 at 11:07 Rispondi
  • maria grazia

    Si, Fil, il periodo ci sta veramente mettendo a dura prova. Io mi auguro che tutte queste difficoltà abbiano come risvolto un recupero dei rapporti umani, in tutti gli ambienti, dalla famiglia al mondo del lavoro passando per gli amici e le istituzioni. Quando si è in difficoltà si riscoprono queste categorie, che sono il fondamento dell’essere umano -e non solo umano, per altro-. Diversamente non so pensare.
    Ma siccome me ne dai la possibilità, cito una frase della canzone di Francesco De Gregori che ho nel mio cuore per diversi motivi; la canzone è “Leva calcistica della classe 68” e il passo è questo:

    Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
    non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
    un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.

    Abbraccio tutti.
    Maria Grazia

    30 maggio 2012 at 11:09 Rispondi
  • Natalia

    La prima parola che mi viene in mente è l’AMORE, un sentimento che rappresenta tante cose, non solo quello passionale, ma anche materno (la foto lo rappresenta molto), l’amore per la gente, per la natura, per lo sport, per il prossimo, per il proprio lavoro. Secondo me, tante cose si potevano evitare se ci fossi più amore nel mondo… La natura stravince su tutto… Sempre… Buona giornata a tutti, Natalia.

    30 maggio 2012 at 11:18 Rispondi
    • Letizia

      Sì, Fili, hai ragione, tutto quello che ci circonda ci sta mettendo a dura, durissima prova… e basta poco, purtroppo, per sentirsi sempre più piccoli ed impotenti, quando ci sono cose molto più grandi di noi a cui non siamo in grado di dare una risposta o una soluzione immediata.
      Mi viene in mente una frase di Aristotele che dice “La speranza è un sogno ad occhi aperti”, e secondo me non ha bisogno di commenti…
      Un abbraccio pieno di affetto da condividere con tutte/i voi,
      Lety

      P.S. Neanche la tua foto ha bisogno di commenti… 😀

      30 maggio 2012 at 11:24 Rispondi
  • Nina

    Dire che il momento è difficile sembra ottimistico…non bastava il difficile momento che l’economia sta attraversando, le inchieste dilaganti che sembrano mettere in luce l’assenza di un etica anche aziendale..no non bastava. Anche la natura si è arrabbiata portando con sè disperazione.
    Sono una persona banale e quindi non posso che pensare che insieme (con un progetto comune, non come semplice aggragazione) riusciremo a risollevarci: ecco il titolo del tuo post è perfetto.

    30 maggio 2012 at 12:19 Rispondi
  • Eleonora

    io vi regalo un paio di frasi, entrambe sempre nella mia mente, le mie “guide”!

    Madre Teresa diceva “quello che farai sarà solo una goccia nell’oceano,ma se non lo facessi, l’oceano avrebbe una goccia in meno” …

    E poi, soprattutto in questo momento “il mondo in cui viviamo non è un regalo dei nostri genitori, ma l’abbiamo in prestito dai nostri figli”… quindi, cerchiamo di trattarlo bene, ed aiutare la natura …per quanto possibile!

    😉

    30 maggio 2012 at 12:44 Rispondi
  • Laura L

    E’ la natura che si ribella la cosa che più mi spaventa.
    Invece non mi stupisco più di fronte alle sciocchezze fatte dall’uomo (il termine sciocchezze e’ riduttivo).
    La frase chiave per me e’: vivi alla giornata godendo delle piccole cose (meno male che qualcosa di bello e’ rimasto!)
    Un abbraccio. Laura

    30 maggio 2012 at 12:46 Rispondi
  • francesca

    Avrò 30 anni il 21 giugno e la voglia di maternità inizia a farsi sentire….. ma la paura del futuro è più forte e blocca anche i desideri autentici…. Forse la canzone nuova di Massimo Di Cataldo,”la fine del mondo” che potete ascoltare qui http://www.youtube.com/watch?v=IMoKT2X-Cvg, racchiude la metafora anti- profezia di un girotondo, nel quale stare vicini e darsi la mano non risolve magicamente i problemi, ma conferma l’importanza dell’unione e della condivisione. I valori vanno trasmessi ora più che mai, non possiamo permettere che la crisi li devasti…

    30 maggio 2012 at 12:53 Rispondi
  • DB

    Mi ricollego ai commenti di Nina e Francesca (e al titolo del post) per dire anch’io che lo spirito di appartenenza ad una grande comunità dovrebbe oggi prevalere su tutto. Unità, partecipazione, condivisione…..sono parole impegnative e difficili, ma nella storia spesso sono alla base delle grandi evoluzioni.
    Ho fatto non a caso riferimento alla Grecia nel commento di prima. Purtroppo per l’Italia si annuncia un aggravamento della crisi economica (Monti e questo Governo affrontano solo una parte del problema italiano) e soprattutto l’ingovernabilità politica. Il prossimo parlamento italiano somiglierà a quello odierno di Atene. Frammentazione, polverizzazione, guerra di tutti contro tutti, fenomeni anarcoidi e nuove forme di estremismo.
    L’ultimo annuncio di disgregazione sono le critiche alla festa del 2 giugno. Non so se state seguendo la canea qualunquista e ottusa che si è scatenata contro Napolitano: puro isterismo collettivo. Ecco se riuscissimo ad opporsi a questo ‘cupio dissolvi’ che si è impossessato di molti italiani sarebbe già una bella cosa.

    DB

    30 maggio 2012 at 14:02 Rispondi
    • maria grazia

      @DB: si, anch’io trovo fuori luogo e sterile tutto questo dibattito sui festeggiamenti del 2 giugno. “Cupio dissolvi” rende bene l’idea dell’atmosfera….

      30 maggio 2012 at 15:02 Rispondi
      • DB

        Cara Maria Grazia,
        una mia amica che vive tra Svezia e Norvegia mi ha appena scritto quello che segue:

        “…..non sembra ma l’ identità nazionale è importante. Certo, il suo valore è impalpabile – non genera soldi, beni materiali, ma ideologie , simboli.
        Camminando ad esempio per le strade di Oslo, Trondheim, in Norvegia, o anche in Svezia – ogni singolo momento della tua vita di cittadino ti ricorda che sei parte di una bandiera, di quella bandiera. Di uno stato, di quello stato. Qualsiasi cosa accada. Case , uffici, negozi, tutti espongono una bandiera. Non ho mai visto venire meno il senso di appartenenza, nessuno si sognerebbe di metterlo in dubbio. Le celebrazioni non devono dipendere dal bello e dal cattivo tempo. A volte le facciamo, a volte no, dipende dai casi, se c’è bisogno di soldi, se piove, nevica, se c’è la crisi … Ci sono delle regole e quelle devono essere…….”

        Io Le ho appena risposto:

        “Brava ! Com’é vero che stando fuori da questo manicomio che è l’Italia si capiscono un po’ di cose basiche ! Questa storia del 2 giugno qui è diventato un fenomeno di isterismo collettivo (l’ennesimo)”

        Dal clima malato* di questo Paese traggo pessimi auspici per il suo futuro anche se spero con tutto il cuore di sbagliare.

        DB

        * Secondo te, si può parlare di “narcisismo autodistruttivo di massa” ?

        30 maggio 2012 at 15:34 Rispondi
        • maria grazia

          Direi che si, istanze autodistruttive striscianti ci sono e a volte mi chiedo quanto siano alimentate dai media… Ci servirebbe forse un po’ più di senso critico per essere più autonomi nei nostri giudizi… Buona serata
          MG

          30 maggio 2012 at 22:15 Rispondi
          • DB

            Beh, il discorso sui media e sulla loro responsabilità nella crisi italiana (crisi econmica, sociale, culturale etc.etc.) è diventato una delle mie ‘fissazioni’! Da cittadino, da editore e, soprattutto, da genitore, questo per me è un punto cruciale.
            Faccio un esempio legato al mio lavoro: spesso incontro studenti di corsi universitari (tra pochi giorni anche quelli di primo anno del Politecnico di Torino). I temi -in genere- sono quelli dell’editoria digitale, ma gira e rigira, finisco sempre per dire: 1) di non ascoltare mai i giganti del web e dell’informatica e le loro servili grancasse mediatiche; 2) di fuggire da tutto quello che sa di marketing ; 3) di cercare realtà ‘minori’; 4) di produrre in proprio esperienze originali. Quello che angoscia dell’epoca attuale è proprio il dominio di marchi planetari (e i giornali e le TV da loro assoldati) che dettano comportamenti, gusti e consumi e -di fatto- impediscono la circolazione delle informazioni e delle idee.
            Fino a quando non mi cacciano andrò avanti come un disco rotto….

            DB

            30 maggio 2012 at 22:57
  • veraB'

    Dedicato a tutti Voi, alla mia Famiglia, al mondo intero…

    http://www.youtube.com/watch?v=z9uurc5Koyc

    veraB’

    30 maggio 2012 at 14:03 Rispondi
    • maria grazia

      @Vera: grazie!

      30 maggio 2012 at 15:04 Rispondi
    • laura

      grazie vera… che emozioni questo film…

      31 maggio 2012 at 09:33 Rispondi
  • Anna

    Ciao Fili-girls,
    E’ da un po’ che non commento, ma vi seguo in silenzio ogni giorno. 🙂 Condivido una canzone che mi piace tanto (usate Google translate per la traduzione) e che mi ricorda dell’estate svedese. Seduta sugli scogli, ascoltando il mare…
    /Anna

    Tomas Ledin – “Blå Blå Vindar Och Vatten”: http://www.youtube.com/watch?v=3U4tBTtoSJs
    Se lugnet svepa in i vikens famn
    Lägga sig till rätta för natten
    Känn dagen sakta slå sig ner till ro
    luta sitt huvud mot marken
    lyssna till sommarnattens sång

    Blå blå vindar och vatten, blå blå himlar och hav, Blå blå känslor i natten
    För det är fest med stillheten som gäst

    Hör fågeln susa genom vindens sång
    leta efter trädet som väntar
    Känn själen suga i sig all din rygg
    lockar dina tankar att bikta
    lyssna till sommarnattens sång

    Blå blå vindar och vatten, blå blå himlar och hav, Blå blå känslor i natten
    För det är fest med stillheten som gäst

    30 maggio 2012 at 15:03 Rispondi
      • Anna

        Oh no! No ho accesso a YouTube questi giorni. Per qualche motivo penso che sia ‘Den blomstertid nu kommer’… Ho ragione o e’ un’altra?

        1 giugno 2012 at 09:12 Rispondi
  • naty

    Sognavamo un mondo migliore…comunque non disperiamo,pazienza, coraggio ,forza tutto passa questa è la mia speranza…Ho ascoltato un po’ di musica ,ho letto qualcosa di leggero, di Khalil Gibran poche righe, mi hanno ridato la voglia di salutarvi ,leggere ciò che raccontava il planet ,nell’attesa di giorni migliori un abbraccio grande perr tutte/i Naty

    30 maggio 2012 at 15:49 Rispondi
  • Ilaria

    E’ un momento davvero difficile per tutti, è una prova continua e quotidiana da superare con tutta la forza possibile!!!!!

    «Tre sono i modi con cui puoi reagire a qualunque situazione, figliola», le aveva detto una volta suo padre. «Puoi decidere di fare una cosa, puoi decidere di non fare una cosa… oppure puoi decidere di non decidere.» L’ultima alternativa, anche se il pa’ non lo aveva mai specificato a chiare lettere (non ce n’era bisogno), era quella dei deboli e degli sciocchi.

    — Stephen King – La Torre Nera 4 – La Sfera del Buio

    30 maggio 2012 at 16:33 Rispondi
  • laura

    ciao meraviglioso pianeta, questo post è davvero appropriato per il momento difficile che stiamo tutti vivendo…spero di regalarvi un piccolo sorriso con questa canzone che mi ricorda un estate bellissima e mi da molta allegria,anche perché mi è stata dedicata da cari amici perché in fondo anch’io sono come Rosalina…ascotatela e non potete fare a meno di sorridere 😉

    http://m.youtube.com/watch?v=OwAQq5qo1Ug

    Rosalina, Rosalina 
    tutto il giorno in bicicletta 
    fino a sera, sera 
    chissa’ i polpacci, poveretta 
    fino a sera, sera 
    chissa’ che piedi gonfi avrai. 
    Rosalina, Rosalina 
    a me piaci grassottina 
    ma quando e’ sera, sera 
    ti sento masticare 
    quando e’ sera, sera 
    t’ammazzi con i bignet. 
    Amore mio ti voglio bene come sei 
    sei eccitante al punto che ti sposerei 
    novanta chili di libidine e bonta’ 
    e poi vedrai, un po’ di moto ti aiutera’. 
    Rosalina, Rosalina 
    tutto il giorno in bicicletta 
    fino a sera, sera 
    chissa’ i polpacci, poveretta 
    fino a sera, sera 
    chissa’ che piedi gonfi avrai. 
    Mia madre dice che col tempo dimagrirai 
    ma non importa amore non cambiare mai 
    hai fatto caso, che le megre sono tristi 
    invece tu hai sempre volgia di cantare. 
    Rosalina, Rosalina 
    la mia bella farfallina 
    che pedala e canta 
    canta finche’ muore il sole 
    e quando e’ sera, sera 
    ti sento masticare 
    e quando e’ sera, sera 
    t’ammazzi con i bignet. Ole’

    30 maggio 2012 at 16:38 Rispondi
    • Letizia

      @Laura: W Rosalina! Del resto, come ha detto Kate Winslet, “Le donne vere non portano la 38”, e io non posso che appoggiarla! Yeahhh!

      Ho appena letto una bella frase di Eckart Tolle che si addice molto alla Fil-Philosophy e voglio condividerla con voi augurandovi buona serata…
      “Anche quando il cielo è coperto, il sole non è scomparso. È ancora lì dall’altra parte delle nuvole.”

      Baci,
      Lety

      30 maggio 2012 at 19:37 Rispondi
      • laura

        e brava kate! io porto la 42 quindi approvo 😉

        30 maggio 2012 at 21:33 Rispondi
    • laura

      tutto qua è una delle canzoni più belle e profonde di concato… lui per me è un poeta oltre ad essere il mio cantautore preferito 😉

      30 maggio 2012 at 21:34 Rispondi
  • Mode in italy

    Il mondo attorno a me sembra davvero andare in frantumi e mi fa stare costantemente in allarme, eppure io, eterna pessimista, non riesco a smettere di sorridere: quei continui pugni e calcetti nella mia pancia di più di 7 mesi sono energia pura, speranza e illusione, voglia di continuare, lacrime di commozione… E certo non manca l’ansia di ‘regalare’ lui un mondo anche cattivo, sporco e malvagio, ma non vedo l’ora di potergli insegnare a vedere anche le mille piccole gioie quotidiane per cui vale la pena vivere e lottare!
    Nonostante tutto… Fil good, Fil positive!

    30 maggio 2012 at 18:19 Rispondi
    • Natalia

      Bellissima sensazione 🙂 A volte è difficile a mantenere il sorriso, ma nonostante tutto… Fil positive, Fil good, la vita è meravigliosa… Baci 🙂

      30 maggio 2012 at 18:42 Rispondi
      • Mode in italy

        @natalia: sì, a volte la vita sa anche essere meavigliosa

        30 maggio 2012 at 23:17 Rispondi
    • laura

      vedrai che con dei genitori come voi 2 nascerà nel modo migliore ❤

      30 maggio 2012 at 21:36 Rispondi
    • maria grazia

      @Mode in Italy: 🙂 🙂 🙂 !

      30 maggio 2012 at 22:11 Rispondi
  • manupia

    Dure prove sono da affrontare ogni giorno nella vita e nessuno ci regala niente, secondo me quello che fa la differenza è la “PERSONA” il “SINGOLO” colui che si impegna a fare la differenza a non rientrare nei luoghi comuni, tutti vogliamo un mondo migliore ma cosa facciamo veramente per ottenerlo!!
    Vi faccio un esempio stupido ma che a me fa pensare sempre; nel luogo dove lavoro ho appeso un cartello con scritto “LASCIA IL MONDO MIGLIORE DI COME L’HAI TROVATO” (BADEN POWELL), e questo solo per invogliare la gente ad usare la pattumiera, a tutti piace il pulito e l’ordine ma gettare in terra ogni cosa sembra la via più comoda, quindi se non ci impegniamo a fare anche piccole cose ed ad insegnarle ai bambini, sopratutto educazione e rispetto non cambierà mai nulla!!
    Lamentarsi di meno e agire come si può, questo è per me importante, certo contro la natura non si può fare nulla però possiamo rispettarla e questo sarebbe già molto! 🙂 🙂

    manupia

    30 maggio 2012 at 20:12 Rispondi
  • DB

    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER I MILANESI :

    Omnimilano-LIBRI, MILANO HA IL SUO FESTIVAL DELLA LETTERATURA: AL VIA 6 GIUGNO

    (OMNIMILANO) Milano, 30 MAG – “Perche’ ancora non c’e’ e perche’ e’ la migliore risposta al periodo di paura e di incertezza che Milano e il Paese stanno vivendo”, é nato il Festival della Letteratura a Milano, dal 6 al 10 giugno dalla mente di Milton Fernandez, scrittore nato in Uruguay ma in Italia da quasi 30 anni…. L’associazione omonima che restera’ attiva in città 365 giorni all’anno, ha riunito decine e decine di persone attorno all’idea di Fernzandez e ne sono nati 5 giorni di eventi, non solo di
    letteratura ma anche di cinema e teatro. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, non si limitera’ a librerie, biblioteche, teatri e scuole ma arriverà anche sui tram e nei cortili, negli androni e nelle stazioni per promuovere rispetto a chi a Milano ci vive o solo ci lavora, l’esercizio
    della fantasia “unico antidoto ad una realta’ corrosiva fatta solo di cifre incomprensibili”.
    Nato dal basso, da una rete di scrittori, artisti, giornalisti, associazioni, musicisti e piccole case editrici, il Festival alla sua prima edizione offre già oltre 80 appuntamenti, per conoscersi e continuare a dialogare un anno intero, a partire da questi 5 giorni. Il programma e’ consultabile sul sito festivaletteraturamilano.wordpress.com.
    Sarà la volta che la Milano da bere diventera’ una Milano da leggere?
    L’obiettivo é questo, dichiarato, e da raggiungere unendo con un solo filo, il festival, tutte le molteplici realtà culturali che fervono in una città senza sosta. La sfida é stata lanciata: unendo le forze di decine di persone “espressione del concetto Milano-Città-Mondo”, si vuole bloccare la frenesia milanese, per respirare un’aria diversa e opporsi alla logica di mercato attraverso la partecipazione collettiva. Non e’ troppo tardi per aggiungersi alle centinaia di persone che finora si sono date da fare: servono volontari, ma anche libri, da regalare alla biblioteca del carcere di San Vittore, l’associazione Milano Festival Letteratura vi ha gidestinato tutti i libri che ricevuti per le presentazioni.

    30 maggio 2012 at 20:44 Rispondi
  • PuroNanoVergine

    Io trovo conforto (anzi, più che conforto direi carica ed energia per vivere) in questo passaggio de “Le città invisibili” del grande Italo Calvino:

    “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”

    p.s. carica ed energia li trovo pure nei Pocket Coffee, ma d’estate non li vendono…

    30 maggio 2012 at 22:15 Rispondi
    • Nina

      @PNV: sei simpaticamente dissacrante 🙂

      31 maggio 2012 at 09:26 Rispondi
  • Laura L

    Caro PNV,
    Con il Pocket Coffee questa mattina mi hai “strappato” un sorriso! Grazie
    Buona giornata a tutti/e
    Laura

    31 maggio 2012 at 08:08 Rispondi
  • laura

    moreno sei il nostro “sdrammatizzatore” migliore! sei troppo forte! 😉

    31 maggio 2012 at 09:36 Rispondi
  • PuroNanoVergine

    Nina, laura, Laura L, vi ringrazio.
    In realtà la frase di Calvino la trovo drammatica, ma allo stesso tempo motivante:
    non le darei una connotazione negativa (in ogni caso confermo la fedeltà ai P.C.)

    31 maggio 2012 at 21:03 Rispondi
  • tatti

    positività sono brioche e cappuccino a colazione e la pelle abbronzata! mmm

    31 maggio 2012 at 23:51 Rispondi
  • filippa C

    @ DB Saresti il Padre Psicologo della Signora Filippa L. ArrivederLa. Spero in una sua risposta. Cordiali saluti.

    6 luglio 2012 at 21:06 Rispondi
  • filippa

    @ DB nn si puo’ continuare così esiste e bisogna dare aiuto e speranza. Ho visto un bambinio ieri in condizioni che non dico proprio. Son rimasta sconvolta tutta la giornata. La gente è disperata. Bisogna che almeno una relazione dal punto di vista antropologico e psicologico che metta in evidenza e rapporti aumento della violenza in casa e perdita’ del lavoro sia rapportata con dati statistici alla mano in modo che dei fondi siano erogati per le famiglie i poveri emergenti con violenza in casa. Bisogna aiutarli.

    22 agosto 2012 at 13:36 Rispondi
  • filippa C

    E’ stato comunicato un grande concorso che non si faceva da tredici anni nella pubblica amministrazione ovvero nelle scuole. E’ arrivata l’assunzione per molti precari e una mia amica penso che si trovi in una buona posizione. Arrivederci e grazie.

    26 agosto 2012 at 14:40 Rispondi
  • filippa C

    Scusate Arrivera’ l’assunzione per molti precari nelle scuole. @ DB dando sicurezza economica il lavoro verra’ svolto meglio da chi punta al benessere degli allievi la penso così per molti versi. Cordiali saluti.

    27 agosto 2012 at 15:11 Rispondi
  • Sara

    Boh… sono arrivata nel Tuo sito dopo averTi visto al G’days (meravigliosamente fantastiche)…. leggo delle belle cose, propositi più o meno vere… ma che dire ? Forse, cara Fili, non Ti rendi conto di quanto dura sia farcela, sopravvivere in questo periodo così pieno di incertezze. E avere la forza di arrivare a casa, dopo ore e ore lontane da casa, per i Tuoi figli … e avere la forza di metter insieme il pranzo con la cena, pagare l’affitto o il mutuo, avere la forza per gli affetti, dare coraggio a persone che sono messe peggio di te… Non te ne rendi conto solo perchè hai dalla tua una serenità economica che esula dalla quotidianeità . Mi piace pensare che Tu possa aiutare chi è un po’ meno fortunato .. anche solo con parole sincere. Un abbraccio , Sara

    11 novembre 2012 at 18:10 Rispondi

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