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#openstockholm

Crowd reaching for globe

Sono svedese, sono italiana, sono europea, sono cittadina del mondo. Non ti giudico dalle tue origini, ma dalle tue azioni. Ogni atto di terrorismo colpisce senza guardare in faccia nessuno, senza distinguere tra razza, cultura o religione. Mi rifiuto di generalizzare e credo con tutto il mio cuore che siamo più persone buone che cattive su questa terra. Non tocchi la mia libertà.

-La testimonianza di Nasrin, esule siriana, arrivata in Svezia una decina di anni fa, che era nei pressi del luogo dell’attentato: “Ero terrorizzata, è stato tremendo. Ho visto una donna che aveva perso le gambe. Potevo essere io- ha raccontato in lacrime alla televisione svedese. Il camion ha travolto tutto lungo il percorso. All’inizio abbiamo pensato che fosse un’esplosione tanto era forte il rumore. Quando siamo usciti era tutto in frantumi. Cerco di rimanere fiduciosa, ma non ce la faccio più. Sembra che per l’umanità non ci sia più speranza.“-

La Repubblica

Pochi minuti dopo l’attentato, con tutti i mezzi pubblici sospesi e la città paralizzata è nato sui social network #openstockholm per chi non riusciva a tornare a casa. I residenti hanno aperto le proprie porte a persone in difficoltà. La stessa cosa è successo a Parigi dopo  gli attentati del 2015 e mi aveva molto commossa. Io ho ancora fiducia nell’umanità, ma ci sarà un periodo molto buio e difficile.

Vi stringo, forte. Insieme. ♥ fili.

  • PuroNanoVergine

    Ciao Filippa,
    ieri pomeriggio ho acceso la tv per dare un’occhiata a The Real (era il momento della lezione di autodifesa per le donne) e poi, nel fare un po’ di zapping, sono finito su RaiNews24 con le immagini in diretta da Stoccolma.
    Ho provato una sensazione disturbante, il contrasto fra la tua trasmissione leggera (in senso buono) e l’ennesimo episodio di violenza che provoca il terrore fra le persone.
    Non sapendo se The Real fosse in diretta o meno, mi sono chiesto se tu fossi a conoscenza di quanto stava accadendo nella tua città, se ti avessero avvisato della notizia.

    Ti abbraccio forte!

    Su quanto accaduto mi viene da dire solo due cose (banali):

    non ha senso e non dobbiamo modificare le nostreabitudini anche se il pericolo è oggettivamente aumentato

    chi compie atti del genere è un criminale, un assassino e, dal mio punto di vista, un perdente, perché la scelta della morte (che colpisca gli altri o anche sé stessi) è una scelta che mi suscita solo pietà e compassione per chi la fa sua

    p.s. in questi giorni è uscito l’ultimo film di Aki Kaurismaki, l’Altro volto della speranza. Non l’ho ancora visto, ma lo farò a breve e lo consiglio al Planet. K. descrive quasi sempre la vita degli ultimi, di chi non ce l’ha fatta, di chi è in difficoltà, ma che nonostante tutto mantiene una propria dignità e, con un tocco di leggerezza e di poesia, non rinuncia del tutto a un possibile riscatto (il protagonista è un immigrato siriano che trova in un camiciaio finlandese, ad Helsinki, un improbabile socio in affari per aprire un ristorante ;-)).

    8 aprile 2017 at 20:32 Rispondi
  • Natalia

    Condivido ogni parola, devo dire che anche a Sant Pietroburgo c’era tanta solidarietà tra la gente, purtroppo anch’io penso che ci sarà un periodo molto difficile per l’umanità, speriamo bene… Un abbraccio,
    Natalia

    8 aprile 2017 at 21:36 Rispondi
  • Morgan

    Quando assisto a questi fatti rimango attonito e mi chiedo se finirà un giorno questa manifestazione di odio senza senso. Venerdi ero al lavoro quando mia moglie mi ha chiamato spaventata dicendomi dell’accaduto…..ho pensato : cosa c’entra la Svezia con il terrorismo??? Nulla….come la Francia, la Germania, l’Inghilterra l’Italia….siamo tutti uguali agli occhi di chi vuole infondere paura!!!
    Vedremo la luce in fondo al tunnel?
    Un abbraccio a tutti.

    8 aprile 2017 at 22:30 Rispondi
  • Letizia

    Quando ho letto le tue bellissime parole su IG, e poi qui, non mi sono stupita più di tanto, perché ti sei confermata ancora una volta una persona unica con un animo lieve e speciale.
    Naturalmente mi unisco alle parole di Moreno, Natalia e Morgan; inutile aggiungere altro perché i sentimenti che continuo a provare davanti a questa escalation di orrore sempre più frequente e che non credo avrà mai fine (inutile illudersi) mi lasciano inerme e, come tutti, perplessa e preoccupata. Ma come ti ho scritto altrove, per quanto possibile non dobbiamo darla vinta a quel branco di m***e lasciando che la paura ci domini, altrimenti è finita.
    Un grande abbraccio anche da parte mia!

    9 aprile 2017 at 00:42 Rispondi
    • Letizia

      P.S. Ovviamente quel ‘lieve’ è da intendersi nel miglior senso del termine… 🙂

      9 aprile 2017 at 00:46 Rispondi
  • Claudia Oliveri

    ti ringraer le tue analisi “leggere” ma “profonde” … mantenere seerenitá di visione e di giiduai nostri giè encomiabile e raro … e di sicuuro rassicurante
    Notte Fil

    9 aprile 2017 at 01:04 Rispondi
  • DB

    Condivido il pessimismo che leggo nelle parole di Filippa, di Letizia e di altri.
    Dobbiamo accettare l’idea che è iniziata da tempo una guerra di religione e che di fronte a noi non ci sono dei criminali e meno ancora dei pazzi. Ci sono persone che a tutto antepongono i precetti di un Dio poco misericordioso e sono pronti a seguirli anche a prezzo della vita.
    Per noi che viviamo totalmente immersi in una condizione mercantilista e utilitarista questa visione trascendente è incomprensibile. Questa incomprensione ci rende incerti, fragili e quindi incapaci di una reazione di difesa.
    In sostanza, è in atto uno scontro di civiltà e di culture di cui non riusciamo neppure a cogliere i termini esatti.

    DB

    9 aprile 2017 at 09:51 Rispondi
  • Laura C.

    Non ho più parole, non riesco, solo oosso mandare un grande abbraccio a Filippa e a tutta Stoccolma.
    @PNV. Quel film lo voglio vedere anch’io.

    9 aprile 2017 at 10:37 Rispondi
    • PuroNanoVergine

      Se passi da Milano andiamo a vederlo insieme 🙂
      I film di K. riconciliano con la vita.
      Vedi questi personaggi “sfigati”, che ne subiscono di ogni, ma che sembrano aver trovato una formula magica per poter sopportare le avversità.
      Hanno un atteggiamento di apparente distacco, di accettazione di un quotidiano nel quale, nonostante tutto, riescono a trovare l’aspetto poetico (un altro autore che mi ricorda K. è Jim Jarmusch, il suo Paterson, uscito qualche mese fa, è forse la risposta americana al finlandese K.)

      9 aprile 2017 at 18:48 Rispondi
      • Laura C.

        Moreno, ho sentito la critica in un programma di radio prima di leggere il tuo commento e proprio per essermi sentita spesso identificata con questi sfigati che vanno avanti con la vita volevo vederlo. Purtroppo non vengo a Milano da anni, anche se a maggio dovrei fare un salto, ho promesso a mia figlia che le avrei fatto fare un giro sul tram. Grazie della proposta, avrei accettato volentieri!

        10 aprile 2017 at 18:36 Rispondi
  • naty

    Forse gli anni …il pensiero di avere sempre creduto in un mondo migliore…
    ieri quando ho camminato come di solito sul Planet , ho pianto, leggendo le parole di Fili . Già da venerdì sapevo di questa ulteriore,
    ingiusta violenza, ingiustificata nei confronti della Svezia,della quale in TV abbiamo visto ,come ha realizzato habitat per i profughi,ho solo questo ed unico pensiero,questi uomini che vogliono
    il male ,non conosceranno mai la pace nella loro anima…non incontreranno mai il Dio della pace,il Dio
    che :”sorride nei fiori,e sulle cime degli alberi sciogliere carezze”….

    9 aprile 2017 at 11:27 Rispondi
  • naty

    Notizie sempre più sconvolgenti…la frase nel quale parlo di Dio..preciso che è un ricordo di lettura ….
    non per apprezzare più una religione dall’altra…
    A lettere cubitali e a gran voce direi Basta violenza!!!

    9 aprile 2017 at 18:00 Rispondi
  • Letizia

    Sono appena rientrata a casa dopo un’intera giornata trascorsa serenamente in compagnia di amici, lontana da tutto e da ogni pensiero negativo… poi accendo il PC, leggo le news… e ripiomba il baratro…
    No comment.

    9 aprile 2017 at 20:23 Rispondi
  • Giu

    Ricordo Gino Strada che un paio d’anni fa raccontava il suo punto di vista sugli eventi di questi giorni…
    https://www.youtube.com/watch?v=FgVATDLXyTE
    Vi abbraccio, Giu

    10 aprile 2017 at 15:51 Rispondi
  • veraB'

    Amarezza, sì tanta.
    Dolore di più !
    Tristezza, infinita.
    Dove stiamo andando a finire !?…
    Un abbraccio
    V’

    16 aprile 2017 at 21:32 Rispondi

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