Oggi ho fatto un test-drive con la nuova #Wi-bike di Piaggio, una bici a pedalata assistita- quindi un grande passo verso la mobilità sostenibile, ma ancora di più! Puoi arrivare in ufficio comodamente senza sudare, ma puoi anche utilizzare la Wi-bike come personal trainer, impostando quanto sforzo vuoi raggiungere, quante calorie vuoi bruciare o la soglia del battito cardiaco che desideri… tutto collegato in rete con la possibilità di condividere i risultati sui social dopo la session di fatica. Lo smartphone viene collegato alla bici e comunica con l’utente e nel frattempo si ricarica e lo puoi usare anche come navigatore. Il sistema di antifurto satellitare permette di monitorare la bici in ogni momento e se dovesse essere spostata ti arriva un segnale di allarme attraverso l’app…
Io pedalo tanto, con ogni tipo di bici e amo il fatto che anche le grandi aziende importanti, come Piaggio, puntino sulla mobilità sostenibile. Oggi mi sono divertita a oltrepassare il limite del motore (che raggiunge i 25km/h poi devi mettere la gamba…) sfrecciando per il parco Sempione verso Piazza Gae Aulenti.
#iopedaloetu #inbiciconfilippa
Letizia
Sarei curiosa di provarne una così, almeno una volta, anche se al momento resto ancora fedele alla mia olandesina (e quando necessario alla mia MTB)… 😉
Bella, Fili in versione VA VA VOOOM! ^_^
fili
Trovo che la pedalata assistita sia un ottimo modo per avvicinare più persone al mondo della bici, ma in questo caso, non solo… Anche se sei uno sportivo, magari non vuoi arrivare sudato in ufficio, ma magari vuoi fare fatica tornando a casa?
Vedo il cambiamento per esempio di mia madre, che ha preso la e-bike, usa solo quella ormai, con due borsoni appesi sul portapacchi fa la spesa, va a trovare gli amici, fa le gitarelle per raccogliere i funghi, passeggiate etc… Se deve andare in centro usa i mezzi. Mobilità sostenibile al massimo. Imparo da lei! W la mamma!
ti abbraccio! fili ps guarda sul sito http://www.piaggio.com/wi-bike/it_IT/#home magari arriverà una giornata di testdrive anche nella tua città… love
Letizia
Sì, W Mamma Margaretha! E’ una grande! Anzi no: è TRRROPPO MITICA! 😀
Morgan
L’idea è sicuramente interessante, Piaggio che è un’azienda italiana conosciuta in tutto il mondo leader nelle due ruote è al riuscita a portare la tecnologia anche sulle biciclette.
L’idea di utilizzarla per recarsi in ufficio o solo per divertimento (tipo salire a Bergamo Alta) senza sudare mi piace molto….
Unico neo a mio avviso è il costo un po’ alto, spero che in futuro questi mezzi (chiunque li produca) possano avere un prezzo più accessibile a tante persone….più bici = più salute!!
Ciao
fili
La wi-bike è anche un pezzo di design…
🙂
evviva tutte le bici! fili
claudia oliveri
E’ bellissima !!!! purtroppo lavoro davvero troppo lontano per arrivarci in bici ma chissà una volta in pensione … tanto non mi manca molto all’età del pensionamento … la tua mamma è di una energia pazzesca ….beh si sa che un melo non può cadere da un pero ….Buona giornata a tutti !
fili
Mi sa che quei capelli grigi devono essere ricoperti, stai entrando troppo nel ruolo… 😉 ma quale pensionata!?
ti abbraccio, ora vado a….pedalare! Whatelse…xoxo
claudia oliveri
ahhahhahahah …i capelli grigi li ho fatti proprio per “sdrammatizzare” l’avanzamento del tempo …domenica Alessia ha compiuto 18 anni e io come reazione mi sono “grigiata” …sono pazzerella anch’io sai quando voglio ? baci a tutti !!
naty
Una bici bellissima, il costo è importante, deve essere bello su delle piste ciclabili ultrabelle e sicure…
mi piace questa Piaggio!
Anche stamane ho fatto il mio giro ciclistico con una semplice Bicimia.
Ciao a tutti/e,naty
Ett
La Piaggio ha sempre fatto “Ciclomotori”. Il Ciao, il Boxer, il SI, miti con pedali e motore a scoppio a due tempi. Si avviavano pedalando, da fermi sul cavalletto, oppure facendo qualche metro. Come biciclette non valevano nulla. Il motore elettrico e tutta un’altra cosa, in quanto efficienza. Nella mia tesi di laurea del 1994 c’era la pedalata assistita, il fondamentale Vantaggio è quello di non dover sovradimensionare motore e batterie, usando sia la forza muscolare che quella motrice.
Attenzione comunque!
1. Le strade sono pericolose, ci vorrebbe il casco, i guanti e, soprattuto, EDUCAZIONE STRADALE.
2. L’energia elettrica non la regalano e non è ecologica. Produrla con fonti inquinanti o pericolose (carbone e nucleare), non è esattamente impatto zero. Specialmente per il Carbon Footprint. La bici tradizionale resta la prima scelta!