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che ora è?

Filippa Lagerback

Se potessi ti regalerei il tempo.

Qual è la tua ora preferita? Io amo la mattina presto d’estate in campagna, svegliarsi con i raggi di sole che accarezzano il viso, preparare il caffè e berlo sul terrazzo guardando le farfalle che danzano sulla lavanda… Ancora un po’ e ci siamo.

…mi sono innamorata dell’orologio Rado in ceramica. Un orologio-bracciale dei nostri tempi. love.fili

camicia@Tibi New York. Photo@Stefania Ratti (thanks!!!)

  • MARTA

    Io amo il primo pomeriggio nelle giornate di primavera …quando si sentono solo gli uccellini ed entrano dalla finestra i raggi del sole col profumo di fresie…adoro 🙂 baci buona giornata <3

    28 marzo 2012 at 14:26 Rispondi
    • Letizia

      Bell’orologio! Molto elegante!
      La mia ora preferita? Mah, più che altro, il mio momento preferito della giornata… che è il pomeriggio, soprattutto in primavera e quando esco dal lavoro, mi sento molto attiva e produttiva, anche perché è il momento in cui posso dedicarmi veramente a me stessa e alle cose che mi regalano gioia e relax. In realtà, anche la sera vado come un treno, anche se sto in casa, faccio mille cose per ottimizzare il tempo, sempre più prezioso (come ho già detto qualche giorno fa), e non mi annoio di certo.
      Certo, se avessi una casa in campagna come la tua, immersa in quel paradiso, penso che amerei anch’io il momento del risveglio, circondata dai rumori e dai profumi della natura…
      Peace & Love! 😀

      28 marzo 2012 at 14:34 Rispondi
  • veraB'

    Il mio orario preferito è il mattino, adoro svegliarmi ed essere circondata dal silenzio, che viene accompagnato dalla natura (rumori, odori e colori) in modo diverso in base alle stagioni…

    In questo periodo tortore a go go e passi degli uccellini che camminano sul tetto !!!

    Bello l’orologio, sia per il formato che per il bracciale…

    un bacio
    veraB’

    28 marzo 2012 at 15:12 Rispondi
  • silvia.s

    In realtà i miei momenti preferiti sono 2.
    Adoro la mattina scendere a fare colazione DA SOLA ( senza urla o chiacchere), aprire la finestra e respirare aria fresca (questo lo faccio tutte le mattine anche in inverno), poi preparare il caffè e assaporarlo seduta in cucina con una fetta di pane tostato e miele, leggendo un giornale!!!
    momento perfetto, quando capita!!
    Il secondo momento è al tramonto, sedermi in terrazza con un aperitivo e aspettare la sera!!
    Perfect moment!

    p.s. la tua camicia è favolosa.
    kisses

    sy

    28 marzo 2012 at 15:44 Rispondi
  • tatti

    a me piace molto la tua camicia!
    la mattina è sicuramente il momento della giornata più produttivo e energico.
    è già quasi estate mamma miaaa!!
    mi sembra ieri che ho iniziato a leggere questo blog e c’erano le tue foto estive e solari in piscina con quella cuffietta graziosa:-):-)

    28 marzo 2012 at 15:47 Rispondi
  • Nina

    La mia ora preferita dipende molto dalla stagione…con l’arrivo della primavera, per esempio, prediligo il primo pomeriggio..ci si può assaporare una centrifuga all’aperto, o camminare con la giacca aperta ed l’aria che accarezza il collo intorpidito dai pastrani invernali!

    Bello l’orologio, mi piacciono molto quelli a foggia maschile.

    28 marzo 2012 at 16:36 Rispondi
  • Laura L

    Come per Nina, anche per me la mia ora preferita dipende dalla stagione: in estate mi piace molto la mattina, soprattutto le prime ore della mattina quando la temperatura e’ ancora accettabile (odio il caldo!).

    In inverno invece mi piace quando rientro dal lavoro e mi rintano a casa: preparazione cenetta, tv…. perfetto!
    Ciao e buona serata!
    Laura

    28 marzo 2012 at 17:02 Rispondi
  • Roberta

    Il momento della giornata che preferisco è quel breve intervallo che riesco a ritagliarmi la mattina; alle 8, parcheggio l’auto un po’ lontana dall’ufficio e mi faccio una piccola passeggiata rilassante, nella quale immagazzino risorse ed energie che mi saranno utili….per le successive 12 ore!!!!!!
    Per il resto, sono la copia carbone di Laura!!
    Baci a tutte/i e buona serata, Robi.

    28 marzo 2012 at 18:06 Rispondi
  • mode in italy

    Anch’io adoro la mattina presto, quando posso fare colazione sul portico col sole tiepido in viso e il profumo del prato e dei fiori sotto il naso. Giornale, musica soft, pane burro e marmellata: perfetto!!!

    28 marzo 2012 at 19:13 Rispondi
  • DB

    Che ora è ??? E’ l’ora di Beethoven !!!
    Avete presenti le prime quattro battute della Quinta Sinfonia, quelle strafamose che dicono: “SCETATEVE”. L’ora è questa, quale altra, sennò !!!
    ( L’epigrafe di Beethoven sarebbe “E’ il destino che bussa alla porta”, ma può essere intesa un po’ sinistramente e allora sottolineo il senso esortativo e positivo delle celebri battute ).

    Tutto queste chiacchiere per fare una blog-promozione che non c’entra niente, ancora una volta. La promozione -abusiva perché il blog non è mio- è la seguente.
    Corrado Augias ha iniziato una serie di DVD con l’Espresso e Repubblica per illustrare gli aspetti tecnico-musicali e storico-biografici di alcuni grandi musicisti. Lo assiste un egregio pianista e musicologo che si chiama Giuseppe Modugno. Il primo DVD è proprio su Beethoven ed è godibilissimo. Chi conosce ritrova -esposte in modo corretto e non banale- le nozioni che già possiede. Chi non conosce scopre un universo di significati, di bellezza e di umana verità che non si può lasciare lì.
    Insomma, ACCATTATAVILL’ !!!

    Vi ringrazio per l’attenzione (prossima allo zero) e Vi saluto caramente,
    DB

    28 marzo 2012 at 19:20 Rispondi
  • naty

    E’ fantastico svegliarsi..aspettare ad alzarsi..con calma,sentire i rumori piacevoli della natura…l’aria che ti consente di respirare e sentirne l’effetto sulla pelle ,è piu che piacevole,se poi il tutto è accompagnato da un brano di musica eccelsa ,è questo un buon inizio di giornata…buona serata a fili e a tutto il planet,naty

    28 marzo 2012 at 19:36 Rispondi
    • DB

      La provocazione era voluta ? Boh, non lo so….
      Però mi compiaccio di vederLa molto tonica e scattante, cara Lagerback.

      Scherzi a parte, è un’iniziativa pensata bene e con il giusto tono, a metà tra il ‘dotto’ e il divulgativo. Augias è, del resto, un intellettuale elegante e arguto.

      DB

      28 marzo 2012 at 19:51 Rispondi
    • Letizia

      Forse volevi dire “cancellare con uno SQUIT”, giusto?! Ghghgh… 😉
      Brava Fili, cantane quattro al nostro “provocatore”, fai vedere di che pasta siamo fatte! 😛
      Ho letto l’intervista oggi pomeriggio e mi è piaciuta tantissimo, diretta e genuina come sai essere tu! Ed io continuo ad incrociare le dita per quello che immagini… 😀
      Bacioooooni!

      @DB, sto scherzando, naturalmente! Anzi, hai fatto bene a fare propaganda, vuoi per il tipo di iniziativa, vuoi perché Augias è un gran signore e già da solo è una garanzia!

      28 marzo 2012 at 21:50 Rispondi
      • DB

        Cara Letizia,
        solo per farti notare che anche il sottoscritto mastica un po’ di inglese (anche negli usi gergali e giovanilistici)…..
        Buonanotte !

        DB

        28 marzo 2012 at 23:23 Rispondi
        • Letizia

          Chi l’ha mai messo in dubbio?! 🙁

          28 marzo 2012 at 23:40 Rispondi
    • NIna

      Brave Filippa e Lety, visto che il tema è diventato musicale…cantagliele dolcemente al nonstro caro DB….noi altre, nel frattempo, ascoltiamo Beethoven ..così poi gliele suoniamo 🙂
      Klavierkonzert nr.5 può andare bene?!

      Scherzi a parte, grazie davvero caro DB per stimolare la nostra curiosità culturale , e anche musicale, con i tuoi interventi..non siamo mica mammolette, solo filippette 😉
      Buona giornata!

      29 marzo 2012 at 08:18 Rispondi
      • DB

        Cara Nina,

        almeno questa non avevo voglia di provocare. Il mio era solo un piccolo artificio -in un post intitolato ‘Che ora è ?’- per arrivare al DVD di Augias partendo dal possente ‘toc toc’ della Quinta Sinfonia.

        Perché mi metto a parlare delle cose che mi piacciono ? Francamente non lo so. Ad un certo punto, mi devo esprimere per forza e penso ad alta voce.
        Che poi me le vogliate cantare e suonare (quanto dolcemente?) va bene…..forse…chissà…. neanche questo so dire con certezza.

        Visto che non siete mammolette (figuriamoci….) ma appena un po’ filippette, torno a sollecitare l’attenzione sul film dei Taviani ‘Cesare deve morire’. Forse sarà un pugno nella stomaco. Forse solo noia e estraneità. Sono curioso di conoscere le Vostre reazioni. Intanto, ieri sera sono andato a rivederlo……….

        Certo che va bene il Quinto Concerto per pianoforte ! Se ti capita di ascoltare una registrazione dei primi anni ’50 di Wilhelm Backhaus (con i Filarmonici di Vienna diretti da Karl Boehm) scoprirai tutte le ombreggiature di una partitura complessissima.

        Un saluto cordiale,
        DB

        30 marzo 2012 at 01:07 Rispondi
        • Nina

          Accidenti…la mia registrazione è molto più recente (1982) dei Wiener Symphoniker…
          spero di non averti deluso 🙂

          30 marzo 2012 at 17:06 Rispondi
          • DB

            Non mi deludi, i Wiener Symphoniker sono l’altra grande orchestra viennese. Però, è escluso che pianista e direttore siano quelli che ti dicevo perché sono morti prima del 1982. Backhaus è morto addirittura nel 1969.
            Lo so che mi giudicherai pedante e forse vanesio, ma gli esecutori sono importanti nella musica. Tra l’altro è divertente e affascinante mettere a confronto le diverse edizioni e scoprire che il ‘margine discrezionale’ dell’interprete alle volte è larghissimo. Spesso lo stesso esecutore a distanza di anni modifica il suo stile ed è possibile distinguere le ‘epoche’ all’interno della medesima vicenda artistica. La musica classica è -di fatto- finita, nel senso che quasi non se ne scrive più. Tutto resta affidato, pertanto, alle questioni esegetiche ed esecutive. Per fortuna il repertorio che si è cumulato nell’arco di soli quattro secoli è talmente enorme che possiamo andare avanti a spaccare i capello in quattro ancora per una dozzina di generazioni.

            Ma chi sono il direttore e il pianista della tua registrazione ? Più o meno di quel periodo dovrebbe esserci un disco in cui il pianista è Arturo Benedetti Michelangeli e il direttore dei Wiener Symphoniker è Carlo Maria Giulini. Se sono loro gli esecutori, la tua è una delle edizioni più belle in assoluto del concerto ‘Imperatore’. Ecco, potresti ascoltare prima Benedetti Michelangeli e poi Backhaus (o viceversa) e scroprire che la grande letteratura musicale si avvantaggia della soggettività di chi la segue.

            DB

            30 marzo 2012 at 21:41
          • Nina

            Avevo visto che direttore e pianista non erano quelli da te citati…e sono proprio Giulini e Michelangeli…incredibile, sei wikyDB !
            Ho già annotato l’edizione che mi hai consigliato, con calma la cercherò. Grazie.

            31 marzo 2012 at 11:16
          • Nina

            Avevo già notato che direttore e pianista non erano quelli da te citati…e sono proprio Giulini e Michelangeli…sei wikyDB !
            Ho preso nota della registrazione che hai consigliato….con calma la cercherò. Grazie

            31 marzo 2012 at 11:19
          • DB

            x Nina dopo il suo commento di questa mattina

            Non è questione di WikiDB o DBpedia. Semplicemente, ho una buona memoria selettiva. Ricordo solo le cose che mi garbano, tutto il resto no. Per fortuna, le cose che mi piacciono non sono poche.
            Purtroppo, il Backhaus/Boehm ce l’ho solo su vinile. Fosse stato su CD avrei trovato il modo di farti dono di una copia….

            Buona domenica !

            DB

            31 marzo 2012 at 22:55
  • Laura L

    Ho letto la chiacchierata, davvero molto piacevole.
    In particolare ho letto del nuovo progetto: tengo le dita incrociate per te!

    Laura

    28 marzo 2012 at 20:19 Rispondi
  • naty

    Spero ti giunga gradita questa poesia,che ho letto e dopo aver ascoltato l’intervista…con Federico

    buona serata

    I Ricordi mi vedono

    Un mattino di giugno,troppo presto
    per svegliarsi,troppo tardi
    per riprendere sonno.

    Devo uscire nel verde grumito
    di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
    Non si vedono,si fondono totalmente
    con lo sfondo ,camaleonti perfetti.

    Così vicini che li sento respirare
    benchè il canto degli uccelli
    sia assordante.

    T.Gosta Transtromer

    28 marzo 2012 at 20:46 Rispondi
    • DB

      Cara Naty,
      è un poeta che conosco poco o nulla. Lo conosco solo per la fama che si è guadagnato in questi utimi anni. Credo che questa è la prima sua poesia che leggo. E’ molto bella.
      Lei i ha fatto venire la curiosità di conoscerlo. E sarebbe ora….a proposito di che ora è….
      Cordialità,
      DB

      28 marzo 2012 at 23:58 Rispondi
      • Letizia

        Caro Domenico e cara Naty,
        proprio stasera, tramite un amico, ho avuto modo – che coincidenza! – di leggere un’altra sua poesia, e prima di andare a nanna, ne approfitto per trascriverla… è un po’ più “dark” della precedente, ma è altrettanto profonda!
        Un abbraccio e buona notte!
        Lety

        “Sento cadere le pietre che abbiamo gettato,
        cristalline negli anni.
        Nella valle
        volano le azioni confuse dall’attimo
        gridando da cima a cima degli alberi, tacciono
        nell’aria più leggera del presente, planano
        come rondini da cima
        a cima dei monti finché
        raggiungono l’altopiano più remoto
        lungo la frontiera con l’aldilà.
        Là cadono
        le nostre azioni cristalline
        su nessun fondo,
        tranne noi stessi.”

        (Tomas Tranströmer)

        29 marzo 2012 at 00:08 Rispondi
    • naty

      Grazie..Ricambio,buona notte!!!naty

      28 marzo 2012 at 21:46 Rispondi
  • ivana

    Certamente anch’io se possedessi una splendida casa in campagna come la tua inizierei a scalpitare.
    Quando avevo la casa in montagna, anch’io provavo delle sensazioni uniche; però, nel mio piccolo, cerco di rendere il risveglio dolce e appagante anche in città. (pur mancando il panorama e l’aria pura).
    In inverno, però, amo molto la sera, quando rientro a casa col mio bimbo e, insieme, accendiamo la stufa e le candele e fuori è già buio.
    Buona serata
    Ivana

    28 marzo 2012 at 21:18 Rispondi
  • veraB'

    Piacevolmente gustato il caffè con te Filippa, mi sembrava davvero d’essere lì !!!
    notte a tutti

    veraB’

    28 marzo 2012 at 21:37 Rispondi
  • manupia

    L’ora preferita…?? La mattina assolutamente no…io odio alzarmi dal letto a qualsiasi ora…io amo l’ora dell’aperitivo estivo quando il sole scende e tutto diventa più gradevole temperature comprese,quando anche stare in spiaggia è più sopportabile …diciamo dalle 18 in poi…oppure mi piace la notte quando la festa è finita e in pochi resistono, tutto diventa più pacato, pochi intimi che ancora hanno la forza di chiacchierare….
    notte a tutti…
    manupia

    28 marzo 2012 at 22:22 Rispondi
  • Lucia

    …ho appena letto l intervista. Sei sempre molto misurata ed elegante nelle risposte.
    Incrocio anch io le dita per te..

    p.s. anch io sto aspettando il salone del mobile.

    28 marzo 2012 at 23:23 Rispondi
  • maria grazia

    La parte di giornata che più mi piace è la sera in generale: terminati gli impegni di lavoro, potermi dedicare ad altro mi rivitalizza; nella bella stagione intense sessioni di giardinaggio fino a che non è praticamente buio, in inverno invece sessioni altrettanto impegnative di serate con stufe a legna accese e lavoro a maglia, lettura e/o tv. Ma anche passeggiate all’alba lungo il fiume con il mio cane non mi dispiacciono, nella bella stagione….
    NOn vedo l’ora -come il resto del Pianeta, credo- di vederti sullo schermo in nuove vesti…. Ciao Filippa e ciao a tutti!!!
    Maria Grazia

    29 marzo 2012 at 00:44 Rispondi
  • laura

    anche me la mattina presto o la sera tardi quando c e più silenzio quindi e si sentono i rumori del risveglio e della notte 😉

    ps: fili hai per caso appena visto in time di recente al cinema? 😉
    questo post mi ricorda quel film 😉
    kiss

    29 marzo 2012 at 01:55 Rispondi
  • Melania

    I momenti più belli???
    Estate, mattina presto in riva al mare con me solo il sole forte, caldo e amorevole e il leggero rumore del mare e la sera , allungata sulla sabbia ad ammirare il cielo stellato!!!!
    In questi giorni amo il pomeriggio lungo,lungo da trascorrere nel verde della natura.
    Può bastare, che dite???

    Buona giornata,
    Melania.

    29 marzo 2012 at 08:38 Rispondi
  • Natalia

    Anche per me, d’estate, mattina presto in riva al mare, adoro! Buona giornata! 🙂

    29 marzo 2012 at 08:55 Rispondi
  • Ilaria

    Collegandomi al “tema” del post, direi che preferisco le ore del tramonto estivo… quando con la biciletta mi dirigo nelle viuzze di campagna del mio paese e mi rifugio nelle mie fantasie e nei sogni più profondi. Mi rilassa moltissimo!!! Fino a due anni fa, il mi ocompagnio di avventure era il mio cane. Io in bicicletta e lui accanto!!! che coppia!!!!!!!!!!:D

    Per quanto riguarda la “provocazione” di DB, sono riuscita ad acquistare il dvd proprio ieri in edicola. Augias è un giornalista fenomenale, e il prossimo mese sarà qui nella mia città. Finalmente avrò la possibilità di senire “live” le sue parole 😀

    29 marzo 2012 at 10:35 Rispondi
  • DB

    Gentile Ilaria,

    sono contento che il DVD Le è piaciuto. Mi permetto di insistere sul fatto che Augias è affiancato da un musicista di grande finezza culturale che è Giuseppe Modugno, anzi, se vogliamo, il dominus è proprio lui….
    Visto che il primo consiglio pare apprezzato, ne tento un secondo, più ambizioso. Ci sono molte belle biografie di Beethoven, tra queste c’é quella di Giovanni Carli Ballola pubblicata da Rusconi in prima edizione intorno al 1990 e ripubblicata da Bompiani nel 2001. Se la trova, la leggerà con profitto, ne sono certo. Però, a parte le biografie in senso stretto, c’è un preziosissimo libretto di Alfredo Casella dal titolo ‘Beethoven intimo’ edito da Sansoni nel 1949 e ristampato nel 1981. Temo che non sia più disponibile, ma potrebbe cercarlo in biblioteca. Insisto su questo libro collegandolo ad un intervento di Modugno quando, in conclusione, parla con commozione degli ultimi quartetti per archi -le Opere 131,132, 133 (Grande Fuga) e 135- descrivendone la potenza visionaria e anticipatrice della musica che verrà cinquanta o settant’anni dopo.
    Bene, dal libro di Alfredo Casella -che è un ‘fior da fiore’ del corpus documentario lasciatoci da Beethoven- si apprende di come l’Autore cercasse di vendere per pochi spiccioli ai suoi editori -uno berlinese e l’altro londinese- questi ultimi capolavori, tutti in blocco. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, ci riprova formulando un’offerta speciale, un ‘prendi tre e paghi due’, un saldo di fine stagione e ai quartetti per archi aggiunge i Lieder della raccolta “Plaisir d’aimer” e l’Opera 134 che è la trascrizione per pianoforte a quattro mani dell’Op.133.

    Penso alla biografia di Beethoven e la raffronto a questo nostro mondo -disperato e disperante- di auditel, audience, sponsor, pubblicità, marketing, ascolti, televendite etc.etc.etc…..

    Le auguro tanti buoni ascolti e belle letture !

    DB

    30 marzo 2012 at 00:25 Rispondi
  • Ilaria

    Mister DB,
    grazie del consiglio in merito al libretto consigliato: parto già dal presupposto che sarà difficilissimo recuperarlo se non impossibile. Già guardando nel catalogo della biblioteca della mia città, il libro non è presente!!!!!!
    Vedremo se sarò più fortunata consultando altri cataloghi di altre biblioteche.
    Il DVD acquistato devo ancora guardarlo: spero in qualche modo di “capire” qualcosa di più in merito alla musica classica, che apprezzo molto ma di cui non ho “molte conoscenze”…. purtroppo.

    31 marzo 2012 at 00:06 Rispondi
  • DB

    E’ vero, quel libro è introvabile anche perché l’editore Sansoni non esiste più da molti anni. Nella Sua città c’è un conservatorio musicale ? Alfredo Casella è stato uno dei maggiori compositori italiani del ‘900 e potrebbe essere che….

    Nel DVD faccia molta attenzione alle cose che dice Giuseppe Modugno. C’è appena un accenno ad aspetti tecnico-musicali, ma vedrà che aumentano il fascino del racconto e non ne ostacolano la comprensione.
    Le conoscenze uno se le fa…nessuno nasce ‘imparato’. Vedrà che da questa ‘collana’ Le sarà utilissima.

    Poi mi farà sapere come procedono i Suoi ascolti ?

    DB

    31 marzo 2012 at 10:06 Rispondi
  • naty

    Gentilissimo Domenico,preparatissimo in piu’ argomenti,condivido con piacere gli ascolti musicali,per quanto riguarda Beethoven ,ho una raccolta delle 9 Symphonies di Nicholas Harnoncourt,devo dire che dopo aver letto il suo pregiato commento ho ascoltato con attenzione la 9 …che è sempre la mia preferita,ma nche le altre,piacevoli messaggi musicali che allietano lo spirito,buona serata,naty

    31 marzo 2012 at 19:02 Rispondi
  • DB

    Cara Naty,
    non sono ‘preparatissimo’ -come generosamente Lei afferma- ma tutt’al più ‘appassionatissimo’ di un discreto numero di cose.

    L’edizione che Lei possiede è molto bella, ma -in un certo senso- un tantino ‘sui generis’. La compagine orchestrale diretta da Harnoncourt dovrebbe essere la Chamber Orchestra of Europe.
    Nicolaus Harnoncourt è stato un musicista di grande rilievo perché -specializzatosi nello studio e nell’esecuzione del repertorio dell’età barocca- ha ripristinato, per quel particolare repertorio, l’uso di strumenti d’epoca. Le sue venivano dette ‘edizioni filologiche’ perché basate sulla ‘purezza’ delle fonti e delle prassi esecutive.
    Ha mantenuto questa impostazione filologica anche quando è passato a occuparsi di Beethoven e, secondo alcuni, la scelta è stata discutibile perché non si può applicare indifferentemente la stessa tecnica a opere scritte tra fine ‘600 e inizio ‘700 e opere del primo romanticismo, vale a dire, dell’inizio dell’800.
    Detto questo, il Beethoven di Harnoncourt a me piace parecchio. Ha uno stile asciutto (quasi ruvido) che un suo fascino ce l’ha. C’è molto ritmo e questo sicuramente emoziona e trascina.

    Il capolavoro assoluto è certamente la ‘Nona’, ma -per piacere- ascolti e riascolti la 3, la 5, la 6, la 7 . Anche le altre sinfonie (1,2,4 e 8) sono capolavori, ma almeno quelle dette prima entreranno nel suo cuore e nella testa e non ne usciranno più. Ne sono più che sicuro.

    Con simpatia e stima,

    DB

    31 marzo 2012 at 22:28 Rispondi
  • naty

    Sicuramente, le ascolterò,…ho in previsone una vacanza, andrò in un luogo ,silenzioso,ed i miei amici saranno :i libri e la musica,buona serata, grazie per il consiglio,naty

    1 aprile 2012 at 19:51 Rispondi
  • Ilaria

    Credo che resterò con la curiosità di leggere il libro introvabile che mi ha indicato caro mister DB.
    Il Conservatorio della mia città non fa prestiti al pubblico esterno…

    2 aprile 2012 at 22:33 Rispondi

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