Eccomi qui…la dispersa, si sentiva solo il rumore del vento e la porta che sbatteva nella casa abbandonata, vero?

Per tanti anni ho tirato su la serranda, offerto spremute fresche e brioche calde, spunti di conversazione per chi voleva intervenire, creando un gruppo di cuore con un posto sempre libero per chi voleva sedersi, anche solo per un attimo. Ho cercato di condividere leggerezza, una boccata d’aria tra gli impegni quotidiani di più importanza.

Il tempo passa, diminuisce, ma il mondo gira sempre più velocemente, siamo incollati sullo schermo dello smartphone per sbirciare nelle vite patinate di tutti- il periodo estivo diventa un magazine di tramonti e tuffi, sorrisi e brindisi, un click, un like, un commento e via…la foto è già vecchia nel momento in cui viene pubblicata.

Condividiamo ogni attimo, senza godere di quello che stiamo vivendo. Come sempre mi includo in questa affermazione, ma ogni tanto mi fermo e rifletto. E se tengo questa esperienza solo per me, se non cerco approvazione per il mio outfit, se il nostro abbraccio rimane solo nostro e il panorama pure, cosa succederà?

I social sono diventati ottimi strumenti di lavoro e ho sempre promosso l’idea dello “sharing is caring”.  Non smetterò di farlo, mi diverto a scattare foto, pubblicare, leggere e rispondere ai commenti… ma ogni tanto un time-out mi sembra sempre più necessario. La vera domanda è, riusciamo ormai a stare lontani dai nostri cellulari, le scatole nere della nostra vita?

Voi che ne dite?

Buone vacanze tra tuffi e gonfiabili, sabbia e tramonti. Vi voglio bene, grazie per la pazienza! fili