… la sua musica mi ha accompagnata da sempre… in cameretta (ero innamorata di Andrew), le prime feste, i lenti, la moda, il Natale, proprio come ieri… oggi ho pianto riascoltando alcuni dei suoi pezzi, forse per nostalgia di un tempo lontano, ma ovviamente anche per una vita spenta troppo presto. Credo stessi male da tempo ma caspita quanto mi dispiace. Ti abbraccio!
Non sei la prima che preferiva Andrew anche se gli Wham in realtà erano George.
Anche a me la notizia ha colpito e lasciato un senso di tristezza (la sua età, quello che in qualche modo ha rappresentato per noi giovinetti negli anni 80 ;-)).
Fra tutti is uoi pezzi quale preferisci?
Un abbraccio, Filippa!
p.s. lo ricordo al concerto di tributo per Freddy Mercury. Fra tutti gli ospiti l’unico che resse il confronto con Mercury, da un punto di vista vocale e di presenza sul palco, da vero front man, fu proprio G.M. con Somebody to love.
Ricambiando l’abbraccione, ti dico solo che il primo video che ho cercato in Rete stamattina, e che ho voluto condividere come ricordo, è stato proprio questo (e proprio quello della pagina dei Queen).
Ho letto il tweet di Andrew Ridgeley e sono andata a vedere il suo profilo, eh irriconoscibile il “ragazzo” ma ho scoperto che evidentemente ama la bici da corsa! Con la musica degli Wham! e i diritti, immagino non debba preoccuparsi troppo… alla fine è riuscito ad avere una vita “normale”… ma questo è tutta immaginazione mia ovviamente.
Mi sono chiesta cosa spinge questi talenti enormi a buttare via la salute e la vita in alcool, droghe e scandali. Forse perché questo talento viene da menti talmente straordinari che sono sempre borderline e questo mente aperta a tutto lo fanno andare “oltre” oppure è la fama a spingerli ad isolarsi e trovare un’altra strada per evadere… Non so… forse un mix.
Ho letto che il gossip lo feriva tanto. Non tutti sono capaci ad accettare le cattiverie della stampa, a fregarsene delle bugie che vengono scritte. C’è chi si costruisce un’intera carriera sul gossip e chi non lo regge proprio. (Nella mia piccolissima esperienza posso dire che quando leggi delle bugie, che poi la gente prende per verità, fa male, immagino in un caso globale come il suo…)
Mi dispiace tantissimo, per fortuna rimane per sempre la sua bellissima voce con la sua straordinaria musica!
(non ho un preferito, mi piacciono tanti, si accendono tanti, troppi, ricordi, belli!)
hugs
fili
Di solito si dice “genio e sregolatezza” come se i due aspetti debbano per forza andare a braccetto.
In alcuni casi è vero, ma in molti altri probabilmente non lo è.
Per esempio, più di una volta ho sentito interviste a scrittori famosi che sottolineano il fatto che certi capolavori nascono in parte dall’intuizione (la genialità, la creatività) ma solo con un lavoro duro e totalizzante possono essere portati a termine.
Sul gossip posso solo immaginare quanto possa ferire.
Non avrai la fama di George Michael, ma sei una persona conosciuta /una vip ;-)) e quando mi capita in rete di trovare commenti negativi nei tuoi confronti (per fortuna sono pochi) giuro che mi arrabbio perchè sono cattiverie gratuite scritte da chi non ti conosce per nulla.
Ciao
Moreno
27 December 2016 at 13:47
Letizia
…..
…..
…..
… inutile commentare… io so solo che di questo 2016 sono più che S.A.T.U.R.A, sotto tutti i profili. #bastaaaaa
Basta …con notizie tristi!!!
Quante voci belle nei cieli azzurri …ma
anche quando saranno grigi …si sentiranno,e correranno nelle nostre
menti fragili …rivivremo sempre ,momenti ricchi di emozioni.
Abbracci veri e sinceri Cara fili !!!
Naty
Ma se la sregolatezza diventa una regola fissa che sregolatezza è?
E di ‘genio’ in circolazione non è che ne vediamo troppo?
Leggendo i giornali quando raccontano la morte esemplare di una ‘icona del pop’ mi chiedo sempre alcune cose: 1) perché c….o i giornali titolano tutti allo stesso modo, praticamente in ogni circostanza luttuosa?; 2) E una formuletta linguistica nuova non la sanno inventare?; 3) Cosa c’è di più visto e rivisto di una overdose nel mondo della musica di consumo?; 4) Per scrivere canzonette bisogna strafarsi, necessariamente, di fatto è obbligatorio ?
Esco dagli interrogativi con la convinzione che -noi pubblico- abbiamo perso completamente perso il senso delle proporzioni e del reale.
Per ritrovarlo -impresa difficile ma non impossibile- basta porsi la domanda che Alberto Arbasino si poneva tanti anni fa di fronte alla morte di Jimmy Hendrix: ma allora Brahms per scrivere la Quarta Sinfonia doveva infilarsi un jet nel sedere ?
Non considero George Michael un genio, ovviamente 😉
Concordo sul fatto che quando la trasgressione diviene la regola per forza di cose non è trasgressione.
Caro PNV,
quando morì la Whinehouse mi dispiacque perché ci vedevo una delle tante ragazze in balìa delle loro fragilità che fanno una fine senza gloria agli angoli delle nostre strade e perché –data la giovane età- ci poteva essere modo di fare qualcosa.
Però, se vedo un uomo di 50, 60 o 70 che se ne va nello stesso modo in cui ha lungamente vissuto, penso soltanto al diritto inalienabile di morire in pace.
Quando Cesare Pavese si sparò un colpo di pistola lasciò un biglietto nel quale era scritto semplicemente “Non fate troppi pettegolezzi”. Quello invocato da Pavese era l’unico gesto di pietà ancora possibile, ma nessuno lo compì. E oggi è come ieri. Anzi, oggi molto più.
Di Brahms forse si saprà…non dubito del suo rigore.
ma tanti geni musicali e non, anche in epoche diverse, hanno avuto i loro metodi per evadere… magari c’erano meno pettegolezzi, o almeno non diventavano di conoscenza globale.
Ieri ho visto un pezzo del documentario di Franco Battiato su Rai5, e una frase mi ha colpito: “ai concerti facevamo anche sentire pezzi nuovi che stavano per uscire, tanto senza internet, non c’era nessun pericolo…”
io non difendo nessuno, e credo profondamente che ognuno di noi sia responsabile della propria vita e delle proprie azioni.
Poi però, possiamo provare tanto dispiace per il talento sprecato, perché quel talento, come dice LauraC, ha toccato la nostra vita, ci ha reso in qualche modo, diversi, ci ha formato.
baci! fili
Stasera sono andato dal barbiere, a Mergellina.
C’erano tre clienti, il barbiere e suo figlio. Li ho trovati che parlavano di un fatto di sangue avvenuto di recente. Non la solita storiaccia di camorristi, ma una tragedia che ha sconvolto una famiglia all’apparenza normale. Lì, nel quartiere, a poca distanza dalla bottega. Protagonisti del fatto gravissimo persone che il barbiere e i clienti conoscono bene. Mi ha colpito che ne parlavano a bassa voce, con mezze parole, frasi solo accennate, sebbene i fatti riferiti fossero noti. Mi sono spiegato il tono tanto discreto con la difficoltà a superare lo sconcerto e con il rispetto che si deve all’altrui dolore.
Però, quella discrezione quasi escludeva me dai loro discorsi e così uno dei clienti, un vecchio ormeggiatore di barche, con garbo ha rivolto a me il commento finale:” ‘A vita è accussì cumposta: ‘o nuvanta pe’ ‘ccient’ so’ tutt’ sbaglie, ‘o riece pe’ ‘ccient’ ‘e ‘na manera ‘amma campa’…. (‘La vità è così: per il novanta per cento facciamo errori e per il dieci per cento siamo mossi dalla necessità di sopravvivere).
Ho risposto che le percentuali erano ben calcolate e che tutti dobbiamo tenere sempre a mente quel 90 a 10.
Detto questo, ho attaccato a parlare del Napoli e del Real Madrid.
DB
28 December 2016 at 23:05
Laura C.
Mi sono dispiaciuta tantissimo, concordo al 100% con tutti sul fatto che fu l’unico a stare all’altezza di Freddie Mercury nel concerto di Wembley. Dire che io quella canzone l’ho scoperta per la prima volta cantata da George.
No, se poi aggiungiamo di ieri (un anno dalla scomparsa di mia nonna) e CARRIE FISHER… (Star Wars Fan here!).
Tutta questa gente del mondo dello spettacolo, attori, cantanti… sono gente normali come noi, ma che hanno reso le nostre vite DIVERSE con il loro lavoro; le loro canzoni, le loro performances. Queste due vite sono state alla fine stroncati giovani per via dell’alcool e la droga; non c’è verso.
Completamente dispiaciuta di vedere che l’anno 2016 ‘e stato così scuro per lo spettacolo, iniziando a Bowie e il mio amato Alan Rickman e finendo (SPERIAMO- CORNAAA) con Carrie Fisher. Era una persona divertentissima e spiritosissima. Non perdetevi questa intervista con Ellen Degeneres che ho avuto modo di vedere qualche settimana fa. Attivate e sottotitoli se volete. Imperdibile.
La morte di Carrie Fisher è dispiaciuta anche a me, forse perché rappresenta un pezzettino della mia infanzia (ancora) serena; ricordo quando nel lontano 1977 mia mamma mi portò a vedere “Star Wars”, il primo della lunga serie.
Certo, con la vitaccia che ha avuto anche lei, tra disturbo bipolare e dipendenza da droghe e alcool, è già tanto che sia arrivata a 60 anni, ed è davvero triste vedere come si sia trasformata nel corso degli anni.
Ma, si sa, la lista degli artisti/attori che non hanno saputo combattere contro la troppa fama e le proprie fragilità è immensamente lunga… 🙁
Ti abbraccio fortissimo, in questo triste anniversario!
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PuroNanoVergine
Immagino sia un riferimeno al pezzo di George Michael 🙁
Successo per successo, potrei rispondere con “Last Christmas” (che adesso suona involontariamente ironica).
fili
… la sua musica mi ha accompagnata da sempre… in cameretta (ero innamorata di Andrew), le prime feste, i lenti, la moda, il Natale, proprio come ieri… oggi ho pianto riascoltando alcuni dei suoi pezzi, forse per nostalgia di un tempo lontano, ma ovviamente anche per una vita spenta troppo presto. Credo stessi male da tempo ma caspita quanto mi dispiace. Ti abbraccio!
PuroNanoVergine
Non sei la prima che preferiva Andrew anche se gli Wham in realtà erano George.
Anche a me la notizia ha colpito e lasciato un senso di tristezza (la sua età, quello che in qualche modo ha rappresentato per noi giovinetti negli anni 80 ;-)).
Fra tutti is uoi pezzi quale preferisci?
Un abbraccio, Filippa!
p.s. lo ricordo al concerto di tributo per Freddy Mercury. Fra tutti gli ospiti l’unico che resse il confronto con Mercury, da un punto di vista vocale e di presenza sul palco, da vero front man, fu proprio G.M. con Somebody to love.
Letizia
Concordo Su “Somebody to love”! Di sicuro una delle sue più potenti ed indimenticabili performance vocali.
PuroNanoVergine
Ciao Letizia,
giusto per ricordare quell’esibizione (prima che parta il video, un abbraccione :-)).
https://www.youtube.com/watch?v=oYAR8RigqDA
Letizia
Ricambiando l’abbraccione, ti dico solo che il primo video che ho cercato in Rete stamattina, e che ho voluto condividere come ricordo, è stato proprio questo (e proprio quello della pagina dei Queen).
fili
Ho letto il tweet di Andrew Ridgeley e sono andata a vedere il suo profilo, eh irriconoscibile il “ragazzo” ma ho scoperto che evidentemente ama la bici da corsa! Con la musica degli Wham! e i diritti, immagino non debba preoccuparsi troppo… alla fine è riuscito ad avere una vita “normale”… ma questo è tutta immaginazione mia ovviamente.
Mi sono chiesta cosa spinge questi talenti enormi a buttare via la salute e la vita in alcool, droghe e scandali. Forse perché questo talento viene da menti talmente straordinari che sono sempre borderline e questo mente aperta a tutto lo fanno andare “oltre” oppure è la fama a spingerli ad isolarsi e trovare un’altra strada per evadere… Non so… forse un mix.
Ho letto che il gossip lo feriva tanto. Non tutti sono capaci ad accettare le cattiverie della stampa, a fregarsene delle bugie che vengono scritte. C’è chi si costruisce un’intera carriera sul gossip e chi non lo regge proprio. (Nella mia piccolissima esperienza posso dire che quando leggi delle bugie, che poi la gente prende per verità, fa male, immagino in un caso globale come il suo…)
Mi dispiace tantissimo, per fortuna rimane per sempre la sua bellissima voce con la sua straordinaria musica!
(non ho un preferito, mi piacciono tanti, si accendono tanti, troppi, ricordi, belli!)
hugs
fili
PuroNanoVergine
Di solito si dice “genio e sregolatezza” come se i due aspetti debbano per forza andare a braccetto.
In alcuni casi è vero, ma in molti altri probabilmente non lo è.
Per esempio, più di una volta ho sentito interviste a scrittori famosi che sottolineano il fatto che certi capolavori nascono in parte dall’intuizione (la genialità, la creatività) ma solo con un lavoro duro e totalizzante possono essere portati a termine.
Sul gossip posso solo immaginare quanto possa ferire.
Non avrai la fama di George Michael, ma sei una persona conosciuta /una vip ;-)) e quando mi capita in rete di trovare commenti negativi nei tuoi confronti (per fortuna sono pochi) giuro che mi arrabbio perchè sono cattiverie gratuite scritte da chi non ti conosce per nulla.
Ciao
Moreno
Letizia
…..
…..
…..
… inutile commentare… io so solo che di questo 2016 sono più che S.A.T.U.R.A, sotto tutti i profili. #bastaaaaa
fili
B.A.S.T.A!
Ti abbraccio forte!
fili
naty
Basta …con notizie tristi!!!
Quante voci belle nei cieli azzurri …ma
anche quando saranno grigi …si sentiranno,e correranno nelle nostre
menti fragili …rivivremo sempre ,momenti ricchi di emozioni.
Abbracci veri e sinceri Cara fili !!!
Naty
DB
Ma se la sregolatezza diventa una regola fissa che sregolatezza è?
E di ‘genio’ in circolazione non è che ne vediamo troppo?
Leggendo i giornali quando raccontano la morte esemplare di una ‘icona del pop’ mi chiedo sempre alcune cose: 1) perché c….o i giornali titolano tutti allo stesso modo, praticamente in ogni circostanza luttuosa?; 2) E una formuletta linguistica nuova non la sanno inventare?; 3) Cosa c’è di più visto e rivisto di una overdose nel mondo della musica di consumo?; 4) Per scrivere canzonette bisogna strafarsi, necessariamente, di fatto è obbligatorio ?
Esco dagli interrogativi con la convinzione che -noi pubblico- abbiamo perso completamente perso il senso delle proporzioni e del reale.
Per ritrovarlo -impresa difficile ma non impossibile- basta porsi la domanda che Alberto Arbasino si poneva tanti anni fa di fronte alla morte di Jimmy Hendrix: ma allora Brahms per scrivere la Quarta Sinfonia doveva infilarsi un jet nel sedere ?
PuroNanoVergine
Non considero George Michael un genio, ovviamente 😉
Concordo sul fatto che quando la trasgressione diviene la regola per forza di cose non è trasgressione.
DB
Caro PNV,
quando morì la Whinehouse mi dispiacque perché ci vedevo una delle tante ragazze in balìa delle loro fragilità che fanno una fine senza gloria agli angoli delle nostre strade e perché –data la giovane età- ci poteva essere modo di fare qualcosa.
Però, se vedo un uomo di 50, 60 o 70 che se ne va nello stesso modo in cui ha lungamente vissuto, penso soltanto al diritto inalienabile di morire in pace.
Quando Cesare Pavese si sparò un colpo di pistola lasciò un biglietto nel quale era scritto semplicemente “Non fate troppi pettegolezzi”. Quello invocato da Pavese era l’unico gesto di pietà ancora possibile, ma nessuno lo compì. E oggi è come ieri. Anzi, oggi molto più.
Buone feste e buon anno nuovo !
DB
fili
Eh, che ne sappiamo noi? 😉
DB
Di chi ? Di Brahms ?
Filippa
Di Brahms forse si saprà…non dubito del suo rigore.
ma tanti geni musicali e non, anche in epoche diverse, hanno avuto i loro metodi per evadere… magari c’erano meno pettegolezzi, o almeno non diventavano di conoscenza globale.
Ieri ho visto un pezzo del documentario di Franco Battiato su Rai5, e una frase mi ha colpito: “ai concerti facevamo anche sentire pezzi nuovi che stavano per uscire, tanto senza internet, non c’era nessun pericolo…”
io non difendo nessuno, e credo profondamente che ognuno di noi sia responsabile della propria vita e delle proprie azioni.
Poi però, possiamo provare tanto dispiace per il talento sprecato, perché quel talento, come dice LauraC, ha toccato la nostra vita, ci ha reso in qualche modo, diversi, ci ha formato.
baci! fili
DB
Stasera sono andato dal barbiere, a Mergellina.
C’erano tre clienti, il barbiere e suo figlio. Li ho trovati che parlavano di un fatto di sangue avvenuto di recente. Non la solita storiaccia di camorristi, ma una tragedia che ha sconvolto una famiglia all’apparenza normale. Lì, nel quartiere, a poca distanza dalla bottega. Protagonisti del fatto gravissimo persone che il barbiere e i clienti conoscono bene. Mi ha colpito che ne parlavano a bassa voce, con mezze parole, frasi solo accennate, sebbene i fatti riferiti fossero noti. Mi sono spiegato il tono tanto discreto con la difficoltà a superare lo sconcerto e con il rispetto che si deve all’altrui dolore.
Però, quella discrezione quasi escludeva me dai loro discorsi e così uno dei clienti, un vecchio ormeggiatore di barche, con garbo ha rivolto a me il commento finale:” ‘A vita è accussì cumposta: ‘o nuvanta pe’ ‘ccient’ so’ tutt’ sbaglie, ‘o riece pe’ ‘ccient’ ‘e ‘na manera ‘amma campa’…. (‘La vità è così: per il novanta per cento facciamo errori e per il dieci per cento siamo mossi dalla necessità di sopravvivere).
Ho risposto che le percentuali erano ben calcolate e che tutti dobbiamo tenere sempre a mente quel 90 a 10.
Detto questo, ho attaccato a parlare del Napoli e del Real Madrid.
DB
Laura C.
Mi sono dispiaciuta tantissimo, concordo al 100% con tutti sul fatto che fu l’unico a stare all’altezza di Freddie Mercury nel concerto di Wembley. Dire che io quella canzone l’ho scoperta per la prima volta cantata da George.
No, se poi aggiungiamo di ieri (un anno dalla scomparsa di mia nonna) e CARRIE FISHER… (Star Wars Fan here!).
Tutta questa gente del mondo dello spettacolo, attori, cantanti… sono gente normali come noi, ma che hanno reso le nostre vite DIVERSE con il loro lavoro; le loro canzoni, le loro performances. Queste due vite sono state alla fine stroncati giovani per via dell’alcool e la droga; non c’è verso.
Completamente dispiaciuta di vedere che l’anno 2016 ‘e stato così scuro per lo spettacolo, iniziando a Bowie e il mio amato Alan Rickman e finendo (SPERIAMO- CORNAAA) con Carrie Fisher. Era una persona divertentissima e spiritosissima. Non perdetevi questa intervista con Ellen Degeneres che ho avuto modo di vedere qualche settimana fa. Attivate e sottotitoli se volete. Imperdibile.
https://www.youtube.com/watch?v=TrFDVhmmOaw
Abbracci a tutti.
Letizia
La morte di Carrie Fisher è dispiaciuta anche a me, forse perché rappresenta un pezzettino della mia infanzia (ancora) serena; ricordo quando nel lontano 1977 mia mamma mi portò a vedere “Star Wars”, il primo della lunga serie.
Certo, con la vitaccia che ha avuto anche lei, tra disturbo bipolare e dipendenza da droghe e alcool, è già tanto che sia arrivata a 60 anni, ed è davvero triste vedere come si sia trasformata nel corso degli anni.
Ma, si sa, la lista degli artisti/attori che non hanno saputo combattere contro la troppa fama e le proprie fragilità è immensamente lunga… 🙁
Ti abbraccio fortissimo, in questo triste anniversario!